Tre maxi schermi, uno dei
quali a fare da tetto, con getti d'acqua e giochi di fuoco, colori,
immagini, foto, un palco da far invidia ai grandi artisti
internazionali quello che sta portando in giro per tutta l'Italia
Tiziano Ferro con il suo "Il Mestiere della Vita Tour 2017".
Dispiaciuto di non poter andare oltre Messina e lo Stadio San Filippo "... perché
purtroppo al sud mancano luoghi come questo dove poter fare musica",
Tiziano come sempre regala più di due ore di spettacolo puro, senza
mai esaurirsi, senza mai calare d'intensità, ma concedendosi in
alcuni momenti anche un po' di commozione personale soprattutto
durante l'esecuzione di "Mi Sono Innamorato di Te", cover
di Luigi Tenco che Ferro ha presentato allo scorso Festival di
Sanremo; o durante i saluti finali, quando il cantante si tuffa a
braccia spalancate sotto il getto dell'acqua che cade dallo schermo
sulla sua testa.
Parte con tre brani tratti dal suo ultimo album, per
poi perdersi tra i successi di una carriera ormai lunga 16 anni,
facendoci riassaporare brani che ormai sono entrati di diritto nella
storia della musica italiana: "Xdono", "SereNere",
"Xverso", "Imbranato", "La Differenza tra Me
e Te", "Senza Scappare Mai Più", "Troppo Buono",
"Per Dirti Ciao!", "Incanto", "Hai delle
Isole negli Occhi", "L'Ultima Notte al Mondo", "Il
Sole Esiste per Tutti", "Alla Mia Età", "E
Raffaella è Mia", "E Fuori è Buio", "Ed Ero
Contentissimo", "Stop! Dimentica!", "Rosso
Relativo", ed altre ancora.
Tiziano parla poco, ma chi lo
conosce sa che lui si esprime nei suoi concerti prevalentemente con
la sua musica e non si perde in chiacchiere futili. Si congeda dal
pubblico urlando: "Vorrei che questa serata non finisse mai",
non salutando i musicisti che erano già stati proiettati sul maxi
schermo precedentemente con i relativi nomi, ma sono quasi sempre
loro, alcuni dei quali lo accompagnano da anni: Davide Tagliapietra
alle chitarre, Andrea Fontana alla batteria, Reggie Hamilton al basso
elettrico, Luca Scarpa alle tastiere, Christian Rigano, tastiere e
programmazioni e Alessandro De Crescenzo alla chitarra. Nel bis "Il
Conforto", "Non Me lo So Spiegare" e "Potremmo
Ritornare".
Il pubblico canta tutto, dall'inizio alla fine,
tanto che a tratti la voce di Tiziano non si sente più. Quel
pubblico arrivato dalla Calabria e da ogni parte della Sicilia è
visibilmente pieno di ogni nota, di ogni parola e di ogni emozione,
perché checché se ne dica - accantonando le critiche gratuite che vanno ad intaccare la persona e non l'artista - Tiziano Ferro è sicuramente uno degli interpreti italiani di
maggiore successo, che da oltre 15 anni riesce a far cantare l'Italia
con ogni suo pezzo, che riempie gli stadi più importanti ed
imponenti e che crea dei veri e propri spettacoli come davvero
pochissimi in Italia sanno fare.
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