“Va bene, ok... se sei lassù... fa
che resti sobrio anche oggi. Ti sfido!”
Tutto parte da un'insegna che cigola,
da una famiglia ferma ad un rifornimento di benzina, da un uomo
mascherato e da uno sparo. Questi sono i primi minuti di “Tin
Star”, nuova serie britannica della Sky, arrivata in contemporanea
in 5 paesi europei e in America grazie alla HBO. Questo thriller
confezionato da Rowan Joffè e con un cast invidiabile, che vede un
capace Tim Roth protagonista indiscusso, che qui interpreta Jim
Worth, ex detective della polizia di Londra che decide di trasferirsi
tra le montagne canadesi, a Little Big Bear nello specifico, per
sfuggire ad un passato decisamente ingombrante. Roth però non è
solo Jim, ma interpreta anche l'alterego dell'uomo, Jack Devlin, uomo
senza scrupoli che chiede vendetta quando in quella terra calma e
tranquilla viene costruita una grandissima azienda petrolifera con a
capo l'altra stella attoriale della serie, Christina Hendricks, che
interpreta Elizabeth Bradshaw.
Tutti i cittadini però sono convinti
che questa nuova fabbrica non possa far altro che portare benefici in
quel luogo dimenticato da Dio, tutti tranne Worth che diventa un vero
e proprio ostacolo per la North Stream Oil. Da qui il fatidico finale
del Pilot che non vi sveliamo perché è sicuramente destabilizzante,
ma è anche l'unico momento degno di nota di una serie che alla fine
dei conti risulta essere molto confusionaria e poco convincente, non
solo nella trama che lascia un po' perplessi, ma anche nella
caratterizzazione dei personaggi, che risulta senza alcun dubbio la
parte più disastrata dello show. E' infatti molto brutto vedere Roth
e la Hendricks nei panni di due personaggi così freddi, spogli,
inutili oseremmo dire.
Peccato perché il Pilot non era niente male,
nemmeno l'idea di base in realtà sembrava così pessima, ma dal
secondo episodio in poi tutte le cose che ci avevano lasciati un po'
dubbiosi sono stati confermati e la serie non riesce seriamente mai a
decollare, nonostante un cast di tutto rispetto ed una location degna
di nota. Il cast si completa con la presenza di Angela Worth
(Genevieve O'Reilly), moglie di Jim, Anna Worth (Abigail Lawrie),
figlia dei due e Whitey, chiamato anche Simon (Oliver Coopersmith),
un uomo che sembra essere legato a Jim da qualcosa di molto subdolo.
Cast e location a parte, la nuova serie Sky non ha alcun fascino, non
riesce ad attrarre come avrebbe potuto se si fosse mantenuta sugli
standard degli esordi, alcune scene risultano estremamente veloci e
confuse, nonostante siano le sole scene a portare un po' di brio allo
show. E' chiaro che Joffè abbia voluto un po' ripercorrere i passi
di un cult come “Fargo”, ma solo pensare di arrivare a quei
livelli è da pazzi e “Tin Star” è decisamente lontanissimo da
quella qualità seriale.
Personaggi e doppiatori:
Jim Worth (Massimo Lodo)
Elisabeth Bradshaw (Sarina Duranti)
Angela Worth (Alessandra Korompay)
Anna Worth (Ludovica Bebi)
Whitney/Simon (Manuel Meli)
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