“Sono suo marito! Abbiamo sposato la stessa donna e lei ci ha
fregati entrambi... ed ora è là fuori a lavorarsi un uomo nuovo con l'aspetto
di un'altra”
Un po' “The Catch”, un po' “White Collar” al femminile,
“Imposters” sa di già visto fin dal primo fotogramma. La storia non ha
assolutamente nulla di nuovo ed anche i protagonisti a dirla tutta risultano
poco affascinanti, nonostante la lei della situazione voglia sembrare molto
“Alias”, risultando invece lontanissima dal fascino e dall'eleganza di Jennifer
Garner e dalla bellezza di un telefilm che ha fatto storia. “Imposters” ha di
sbagliato già i personaggi, poco caratterizzati e, a differenza dei precursori
del genere, mette gli “impostori” in chiave più comica che drammatica.
La serie
ruota intorno alla figura di Maddie (Inbar Lavi) - che in realtà ha una miriade
di personalità e nomi diversi: Eva, Alice, CeeCee, Saffron, e molti altri - una
truffatrice seriale, che con l'aiuto di due suoi compagni va alla ricerca di
uomini e donne single, per circuirli, sposarli e rubare fino all'ultimo soldo
del mal capitato o della mal capitata in questione. Un giorno però, uno di
loro, Ezra Bloom (Rob Heaps), decide di provare a rintracciarla, perché la ama
e perché non ci sta a fare la figura del perdente, di quello preso per i
fondelli. Comincia ad indagare provando a rintracciare la donna che sembra
essersi volatilizzata nel nulla. Capirà ben presto di non essere il solo ad
essere stato truffato e si troverà ad unire le forze con Richard (Parker Young)
e con Jules (Marianne Rendòn) per cercare di rintracciare la “loro” moglie,
perché effettivamente sono tutti e tre sposati con la stessa persona. Nel frattempo
Maddie sta già spennando un nuovo pollo, ma la donna sembrerebbe stufa di
questa vita, tanto che inizia a provare dei sentimenti per Patrick (Stephen
Bishop). Qualcosa, o meglio qualcuno, dietro le quinte però le impedisce di
essere felice e libera come lei vorrebbe.
Il cast è quasi interamente formato
da sconosciuti, la trama è stantia, i dialoghi poco originali ed anche le
location decisamente poco accattivanti, nella somma totale dei conti la serie
sembrerebbe non avere nulla di buono, ma c'è un ma grosso quanto una casa: la
serie risulta carina e spensierata, ha una narrazione veloce ed è capace di
attirare l'attenzione, cosa che non è per nulla da sottovalutare, ci sono serie
di qualità decisamente più elevate che sono lentissime e dopo un po' diventano
noiose, “Imposters” invece ha la forza di far chiedere al telespettatore: “Come
finirà?”. La parte divertente dello show, tra l'altro, è quella più riuscita,
la diatriba tra i due “mariti” di Maddie, che tentano di diventare anche loro
dei ladri e truffatori per fare qualche soldo facile, incappando in errori
grossolani e in fughe tragicomiche, sono le scene che fanno dello show un bel
passatempo, un modo per trascorrere 40 minuti spensierati.
Ed ogni tanto
servono anche questo tipo di serie, quelle senza troppe pretese che ti
strappano qualche sorriso, non si può sempre seguire serie di alta qualità, che
spesso ti costringono a consumare le meningi per capire dove si voglia andare a
parare. Assolutamente no, è giusto di tanto in tanto prendere qualche respiro e
guardare serie come “Imposters”, con una narrazione decisamente più
accattivante del molto simile “The Catch”, nonostante le evidentissime svariate
imperfezioni che difficilmente potranno essere colmate col tempo. La Bravo,
canale sulla quale, dal 7 febbraio scorso, la serie va in onda, ha già
rinnovato lo show per una seconda stagione. Dal 25 settembre invece, la serie è
approdata su Premium Stories.
Personaggi e doppiatori:
Maddie (Eva Padoan)
Ezra Bloom (Emanuele Ruzza)
Richard (Luca Mannocci)
Jules (Chiara Gioncardi)
Patrick Campbell (Stefano Thermes)
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