“La verità è che non me ne
importava, quello schifo te lo porti a casa anche se cerchi di
rimuoverlo e mia moglie lo intuì e anche i ragazzi... alle volte li
sorprendevo a guardarmi e avevano una faccia... mi guardavano come
fossi un estraneo”
“Ma dai Frank! Non l'hai uccisa tu la
tua famiglia”
“E' come se l'avessi fatto!”
Il Frank Castle della nuova serie “The
Punisher” targata Netflix, nata dallo splendido “Daredevil” e
quindi collegato al mondo dei Difensori Marvel, è sicuramente un
Frank Castle più “umano” un Frank Castle invaso dai ricordi di
una famiglia che gli hanno brutalmente scippato, che gli hanno tolto
la felicità, una moglie e due figli che lui amava più della sua
stessa vita e che nel momento della loro morte lui deciderà di
vendicarne la morte. Siamo nel mondo criminale di New York City e
Frank, alias The Punisher, è un veterano di guerra con un passato
difficile da accettare e con il pallino di ripulire le strade di New
York dai “cattivi”, dalla corruzione e dalla criminalità.
Sulla
sua strada, ma questa storia già la conosciamo dalla seconda
stagione di “Daredevil”, troverà proprio il supereroe cieco che
condivide l'idea dell'uomo di ripulire la città dalla feccia umana,
ma non condivide di contro il modo che l'uomo ha di farlo, cioè
attraverso la morte che di solito avviene attraverso un colpo secco
in fronte arrivato con una mira infallibile da chilometri di
distanza. Daredevil di contro è più un tipo da: “ognuno deve
avere la giustizia che merita”. The Punisher invece preferisce
direttamente bagnarsi le mani di sangue. Tra sogni che confinano
quasi negli incubi, dove l'uomo rivivive l'uccisione della moglie, in
un atroce catena che si ripete notte dopo notte, una vita vissuta
completamente in solitudine in una casa minuscola e uccisioni
spietate, “The Punisher” scorre via in maniera buona, con una
narrazione abbastanza veloce, d'impatto e decisamente più
accattivante delle ultime serie del mondo dei Defenders Marvel, anche
se qui è là risulta un pochino lento nelle parti dei dialoghi che
comunque sono pochi, preferendo ad essi l'azione, ma risultano
pertinenti e originali. Dietro la faccia di The Punisher c'è ancora
Jon Bernthal, dietro le quinte invece a sviluppare la nuova versione
c'è Steve Lightfoot, già dietro le quinte di “Hannibal”.
“The
Punisher” è sicuramente una serie più vigorosa, più muscolosa,
decisamente più maschia. Nel cast è presente una parte che aiuta
l'uomo, anche se con tutte le difficoltà del caso, visto che lui è
molto restio a farsi aiutare e stare vicino alle persone, tra queste
però bisogna ricordare: Karen Page (Deborah Ann Woll), ex assistente
di Matt “Daredevil” Murdock; David “Micro” Lieberman (Ebon
Moss-Bachrach), già presente nella seconda stagione di “Marvel's
Agents of S.H.I.E.L.D.”, ex analista dell'NSA, personaggio ambiguo
e centrale per la trama; Billy Russo (Ben Barnes), migliore amico di
Castle, direttore della “Anvil”, compagnia militare privata; e
Curtis Hoyle (Jason R. Moore), confidente di Frank che dirige un
associazione che cerca di aiutare i veterani di guerra a reinsersi in
società. Nel frattempo un agente dell'Homeland Security è sulle
tracce del protagonista, considerato dalla legge come nemico e non
come un “vendicatore” che aiuta i buoni con metodi poco
ortodossi.
A scontrarsi contro Frank invece ci sarà William Rawlins,
alias Agente Orange (Paul Schulze), membro della CIA che svolge delle
operazioni a livello sociale in netto contrasto con quello che cerca
di fare Frank. The Punisher non è il classico “buono”, non è il
perfetto supereroe di turno, ha tanti difetti e non li nasconde, è
un uomo con milioni di problemi, avvolto perennemente nella
depressione, nella paura, nell'ansia, nella tristezza, che trasforma
in rabbia e violenza in ogni occasione possibile. Ecco perché
all'inizio parlavamo di protagonista più “umano” rispetto agli
altri personaggi targati Marvel Defenders, perché Frank è un padre
che soffre, un uomo che ha amato talmente tanto che adesso non può
far altro che odiare tutto il mondo che lo circonda. Un'altra serie
della Netflix da vedere.
Personaggi e doppiatori:
Frank “The Punisher” Castle (Simone
D'Andrea)
Billy Russo (Emiliano Coltorti)
David “Micro” Lieberman (Andrea
Devenuti)
Dinah Madani (Letizia Scifoni)
Karen Page (Eleonora Reti)
Curtis Hoyle (Andrea Ward)
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