Ella&John - The Leisure Seeker di Paolo Virzì



“Se pensate di farci paura vi sbagliate, perchè non abbiamo niente da perdere!”

Dopo “La Pazza Gioia”, film del 2016 con Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti che ha vinto diversi premi, tra i quali 5 David di Donatello e altrettanti Nastri d'Argento, Paolo Virzì torna al cinema in versione “internazionale” con una pellicola che è la rivisitazione del romanzo del 2009 “In Viaggio Contromano” di Michael Zadoorian. “Ella&John – The Leisure Seeker”, questo il titolo del film, ha già avuto una candidatura ai Golden Globe per la splendida interpretazione di Helen Mirren, protagonista femminile, con la sua controparte maschile e altrettanto sublime Donald Sutherland, che prestano i volti a Ella e John Spencer, che ci narrano l'essenza stessa dell'amore. “Ella&John – The Leisure Seeker” è infatti un film che ci racconta di quell'amore che forse oggi non esiste più, un' amore che supera gli anni, i dispiaceri, i litigi, i dissapori con i figli, i tradimenti, senza mai essere realmente scalfito. Ella è una donna ormai fragile, con un cancro che la sta divorando dentro, John è invece fisicamente tutto sommato un uomo abbastanza forte, purtroppo la sua testa è ormai perduta, ma in quei rari momenti di lucidità riesce a riempire "il vuoto" che lo attanaglia. Quindi da un lato il decadimento fisico e una memoria infallibile, dall'altro la robustezza muscolare, ma un inesorabile invecchiamento della mente. All'alba dell'ennesimo turno di chemioterapia decidono di tirare fuori il vecchio Leisure Seeker, camper con il quale quarant'anni prima girarono il Paese con i figli allora piccoli, ed intraprendere l'ultimo viaggio, l'ultima avventura, con John alla guida del camper, nonostante sia in realtà la donna ad essere la vera guida per entrambi. In viaggio verso Key West, verso la casa di Hemingway, scrittore di cui l'uomo è praticamente ossessionato. Tra una rapina non riuscita, malesseri, splendidi tramonti e paesaggi, in un continuo concatenarsi di eventi che tengono lo spettatore incollato allo schermo, mentre a casa i due figli, eccessivamente invandenti, si preoccupano e sperano che non capiti niente ai genitori: Will (Christian McKay), bambinone quarantenne con un segreto che non vuole rivelare e Jane (Janel Moloney), che ha seguito le orme del padre, divenuta insegnante di college, ma che non ha mai effetivamente parlato con lui ed ora è ormai troppo tardi per poter dialogare con un uomo che si ricorda a malapena come si chiama. La Mirren e Sutherland sono assolutamente strepitosi nel racontarci una storia emozionante, commovente, ma a tratti anche divertente, in questo Virzì è bravissimo a dosare gli elementi con cura, a trovare "un equilibrio" a  questo "viaggio" autentico nel mondo della senilità vissuta come carenza fisica e lacuna mentale, ma mai come perdita di entusiasmo e forza d'animo, è un quadro avventuroso, lucido e vitale sull'amore vero, quello che dura per sempre, fino alla fine, fino all'ultimo respiro.

“E' il paradiso? - Forse! - Credi che si possa avere un hamburger qua su?”


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