“Ascolta, abbiamo visto la cosa in
due modi diversi, tutto qui... è solo un enorme malinteso”
Ideata da Jack e Harry Williams, la
serie tv divenuta un enorme successo e seguitissima in Inghilterra –
decisamente accolta con meno enfasi negli Stati Uniti - dopo pochi
mesi è arrivata in Italia in prima visione assoluta e direttamente
in chiaro sul canale Nove. “Liar”, in Italia col sottotitolo
evitabile “L'Amore Bugiardo”, racconta di come due vite possono
mutare completamente dopo un solo appuntamento e lo fa entrando nella
psicologia di un uomo e una donna che si conoscono da tempo perché
lui è il padre di un alunno di lei. Quest'ultima ha da poco mollato
dopo una serie di tira e molla il suo fidanzato di una vita e si
troverà a condividere per la prima volta dopo tanti anni un tavolino
in un ristorante per un primo appuntamento galante.
Lui sembra il
tipo perfetto e lei si fida, perché è anche chirurgo e lavora con
sua sorella, ma la mattina dopo qualcosa non va. Lei si sveglia
dilaniata, straziata, impaurita. Lui non c'è già più, ma lo si
vede tranquillissimo al bar che racconta della magnifica e romantica
serata trascorsa all'amico. Due punti di vista demetralmente opposti,
due visioni distorte, due versioni dei fatti agli antipodi. Lei dice
di aver detto di no, di fermarsi. Lui dice che non è vero. Da che
parte sta la verità? Dalla parte di Laura Nielson, interpretata da
Joanne Froggatt, già vista in “Downton Abbey” nel quale dava il
volto ad Anna Batesche conferma la sua
bravura anche in questo contesto, dove interpreta un'insegnante che
non disdegna l'alcol, o dalla parte del chirurgo integerrimo e ben
visto dalla società Andrew Earlham (Ioan Gruffudd)? Entrambi però
hanno un passato da nascondere, scheletri nell'armadio che cominciano
a tornare in vita, ma non sono i soli ad avere dei segreti da tenere
ben nascosti: la sorella di lei, Katy (Zoe Tapper), ha una relazione
segreta con l'ex di Laura, Tom (Warren Brown), senza considerare il
fatto però che Katy è anche sposata con un marito apparentemente
perfetto, casalingo disperato, Liam (Richie Campbell) ed è madre di
due bambini.
A pagarne le conseguenze quindi sono anche i familiari
dei diretti interessati, compreso il figlio di Andrew, Luke (Jamie
Flatters), anche lui, come noi, invaso dai dubbi e dalle incertezze.
A completare il cast: Vanessa Harmon (Shelley Conn) e Rory Maxwell
(Danny Webb), detective incaricati di risolvere questo difficile
enigma. “Liar” ricorda molto “Broadchurch”, della stessa ITV,
ma sa anche un po' di “Doctor Foster” della BBC One, entrambi
grandi successi, entrambi drama dal sapore fortemente thriller che
entrano nella psicologia umana, portandoci a scoprire fin dove si è
disposti ad arrivare per far trionfare la propria verità, a
prescindere se sia quella vera o no, quella giusta o sbagliata.
“Liar” rinnovata già per una seconda stagione, è una serie
molto intrigante, godibile, attrae e riesce a spingere il
telespettatore a chiedersi: Chi mente? Chi dice la verità? A chi
credere? E mentre gli indizi portano tutti verso Laura, pochi minuti
dopo tutto cambia e i dubbi su Andrew crescono, tutto si stravolge e
ci si torna a chiedere: Ma se non fosse così come appare? E poi ci
si mettono di mezzo anche i Social a mettere bocca su tutto e
giudicare, confondere, far dubitare. Commentano senza sapere
realmente i fatti creando ovviamente del nervosimo tra i protagonisti
di questo interessantissimo thriller drama, una serie assolutamente
consigliata, soprattutto per chi ama i gialli psicologici dal sapore
british e dalla forza narrativa considerevole.
“Molte volte non è il fuoco che
uccide le persone, ma il fumo che entra nei polmoni e le soffoca”
Personaggi e doppiatori:
Laura Nielson (Chiara Gioncardi)
Andrew Earlham (Massimiliano Manfredi)
Katy Sutcliffe (Domitilla D'Amico)
Tom Bailey (Riccardo Scarafoni)
Liam Sutcliffe (Marco Vivio)
Luke Earlham (Federico Viola)
Vanessa Harmon (Claudia Razzi)
Rory Maxwell (Gerolamo Alchieri)
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