“Venga... a sinistra c'è la sala
della pace... a destra la sala della guerra. Quale delle due vuole
vedere?”
Alex Godman è un banchiere che ha
sempre vissuto nella bambagia, con tutto servito sul piatto d'argento
fin quando è un bambino. Cresciuto in Gran Bretagna, figlio di russi
in esilio, ha sempre deciso di tirarsi fuori dagli affari loschi
della famiglia, invischiata nella mafia russa da generazioni. Un
giorno però uccidono lo zio sotto i suoi occhi e qualcuno gli rivela
che tutta la sua famiglia, compresa sua moglie, sono in pericolo di
vita. Tra cartelli della droga messicani, rapimenti, omicidi, la
droga pakistana, la mafia e i contrabbandieri balcanici si
snocciolano questi primi 8 episodi di “McMafia”.
James Norton -
attore inglese già visto in “Grantchester” e “Guerra e Pace”
e in lizza per essere il prossimo James Bond - è protagonista
indiscusso di questa nuova serie della BBC One (per la Gran Bretagna)
e della AMC (per gli USA), spedita in tutto il mondo da Amazon Video,
nel quale ci si insinua in quei risvolti oscuri del crimine
internazionale organizzato. La serie ricorda a tratti “The Night
Manager”, miniserie evento, sempre della BBC, andata in onda nel
2016 con protagonisti Tom Hiddleston e Hugh Laurie, qui però ci
troviamo di fronte ad una serie più fredda, più moderna, notturna,
più cupa, ma al contempo ugualmente interessante dal punto di vista
della narrazione e della trama, ansiogene al punto giusto.
Creata da
Hossein Amini (“47 Ronin”, “Biancaneve e il Cacciatore”) e
James Watkins (“Black Mirror”), la serie vede anche un cast di
tutto rispetto: il rivale della famiglia Godman, Vadim Kalyagin
(Merab Ninidze), il padre di Alex, Dimitri (Aleksey Serebryakov),
uomo ormai perso, alcolizzato con la voglia perenne di cercare il
suicidio; questo spingerà Alex a decidere di prendere le redini
della situazione familiare tra le sue mani e decide di accordarsi con
un misterioso politico iraniano, Semiyon Kleiman (David Stratharin),
da sempre rivale di Vadim. Il personaggio del protagonista è
sicuramente ambiguo e Norton è bravo a creare una sorta di
inespressività facciale che non lascia intendere nulla sulle
possibili scelte che il personaggio da lui interpretato vuole
attuare.
Con questo senso di combattimento perenne interiore tra
moralità collegata alla sua voglia di allontanarsi dai drammi della
famiglia di origine tentando di rimanere a tutti i costi un
“semplice” banchiere inglese e di contro il senso di giustizia
che cerca a tutti i costi una vendetta che sembra complicata, quasi
impossibile, intromettendosi in una scenario decisamente lontano dai
suoi buoni propositi. Interessante quindi andare a scoprire passo
dopo passo quale strada il protagonista deciderà di prendere. Da
tenere d'occhio anche la figura del misterioso e ambiguo Antonio
Mendez (Caio Blat). I primi 4 episodi di “McMafia” sono arrivati
in tutto il mondo grazie ad Amazon Video che ne distribuisce la
visione a cadenza settimanale, anche a chi non è ne inglese ne
americano, esattamente un giorno dopo la messa in onda dello show
originale.
“Certe guerre si combattono nelle
banche, non nelle strade”
Commenti
Posta un commento