“E' come se la mia mente si
rifiutasse di collaborare... non ricordo niente a parte la maschera e
la voce di Harlow... e la vasca”
Una donna è prigioniera dentro un
baule di vetro, seviziata, toturata, massacrata, violentata,
fisicamente e psicologicamente e mentre subisce tutto questo, mentre
è costantemente sull'orlo della morte, ricorda il suo passato, la
sua famiglia, suo marito e suo figlio. Inizia così “Absentia”,
la nuova serie della AXN, distribuita nel mondo da Amazon Video,
ideata da Gaia Violo e Matt Cirulnick, girata interamente in
Bulgaria, che non lascia scampo ad equivoci: è un drama tra noir e
thriller che ci racconta la storia di Emily Byrne (Stana Katic), la
suddetta donna rinchiusa in quella teca di vetro, detective dell'FBI,
madre e moglie, che scompare misteriosamente senza lasciare traccia.
Sei anni dopo però, poco tempo dopo la condanna del suo ipotetico
assassino, la donna riappare altrettanto misteriosamente in una casa
nel bosco, visibilmente provata da tutto il male subito, ma quando
torna a casa nulla è più come prima: suo marito, Nick (Patrick
Heusinger), si è risposato, e suo figlio Flynn (Patrick McAuley),
sembra aver ritrovato ormai una nuova madre a tutti gli effetti nella
seconda moglie del padre, Alice (Cara Theobold). Quando Nick nel
cuore della notte riceve la telefonata del possibile assassino della
moglie, Conrad Harlow (Richard Brake), che gli dice che lei è ancora
viva, l'uomo corre per salvare la moglie ancora miracolosamente in
vita nonostante si trovi all'interno del baule pieno d'acqua. Ed ora?Ovviamente questo ritorno alla vita sarà traumatico non solo per la
donna, ma per chiunque l'abbia o la circondi tutt'oggi.
Il cast è
parecchio numeroso e coinvolge anche: il fratello di Emily, Jack
(Neil Jackson), ex alcolista; l'anziano, ma ancora combattivo, padre
della protagonista, Warren (Paul Freeman); il detective Tommy Gibbs
(Angel Bonanni), che si occupa del caso; il Dottor Daniel Vega (Bruno
Bichir), psichiatra che tiene in cura Emily dopo il suo “ritorno”;
ed infine Adam Radford (Ralph Ineson), capo del dipartimento
incaricato di risolvere tutto l'intricato mistero. Quando la fiducia
comincia a vacillare, quando la mente si svuota e si rifugia nel
baratro dell'ansia, del panico, dell'abbandono, tutto sembra portare
verso la fine, l'oblio. Ed è quello che dovrà affrontare la
protagonista di questo coinvolgente thriller psicologico, freddo e
spietato. Il cast però, a parte la Katic, già protagonista di
“Castle”, che dimostra anche in questo caso delle notevoli
capacità interpretative, risulta un po' “assente”, decisamente
non all'altezza dell'attrice protagonista.
La storia però è molto
interessante e prenderà rapidamente una piega del tutto inaspettata
quando Emily si ritroverà coinvolta ed implicata, a sua insaputa, o
meglio ad insaputa della sua mente al momento piena di lacune, in una
serie di efferati omicidi. Sarà stata davvero lei a commetterli o
qualcuno la vuole incastrare? Intrigante, accattivante, piena di
pathos e mistero, la serie è assolutamente perfetta per tutti gli
amanti del genere, malgrado le lacune attoriali e anche un po'
registiche, però “Absentia” resta senza alcun dubbio una serie
d'impatto, molto forte nella narrazione e nella stesura di una trama
che di certo coinvolge e non lascia il tempo di respirare.
“Al molo avresti dovuto vedere i tuoi
occhi: volevi uccidere quell'uomo!”
Personaggi e doppiatori:
Emily Byrne (Federica Fiorentini)
Nick Durand (Vittorio Guerrieri)
Malgrado le lacune attoriali e anche un pò registiche è una serie xi impatto!
RispondiEliminaTu dici?
La serie fa acqua da tutte le parti, è piena di banalità, noiosa, lenta, priva di approfondimento psicologico, il marito è ridicolo e non capisco come l'attore si sia prestato a questo!
Ho potuto seguirla solo in italiano grazie alla bravura dei doppiatori, perchè in lingua originale è tutto un sussurro soffocato dalla musica.
E mi fermo qui per non infierire!