Sanremo 2018: Prima Serata, le nostre pagelle



Il sagrestano Baglioni tramite what's up a Fiorello apre il "Festival di Sanremo" 68esima edizione: - "Il mio vero gancio in mezzo al cielo" che aggiunge: "-Hanno eliminato 13 fila, l'unico Festival dove non si eliminano i cantanti, ma il pubblico" e ancora: "- Le canzoni sono bellissime, ce ne sono tre o quattro che in confronto il preludio di Chpin è una samba" E dopo un'esilarante mix tra "capitani coraggiosi giunti alla terza clonazione", ecco il Baglioni poetico ed emozionato che si approccia letteralmente al Festival, un Festival che avrà modo di "chiarire e chiarirsi" dove la Hunziker rappresenta la presentatrice vecchio stampo e Savino il mattatore di turno, ma avremo modo di parlarne, così come della sorta di astronave che fa da scenografia, nel corso delle puntante, oggi, ci occuperemo prinicipalmente delle canzoni, che poi è quello che più ci interessa:



Annalisa "Il mondo prima di te" scritta anche da Raina è una ballad che si apre subito alla melodia, venata timidamente di soul, è delicata e veemente al tempo stesso:"un giorno capiremo chi siamo senza dire niente di speciale" Voto: 6

Ron: " Almeno pensami" l'inedito di Lucio Dalla, "se è troppo buio chiamami prendi il telefono parlami, io e la notte siamo qua" tenera ballad che ben presto si trasforma in un unico ritornello, dove è palese il fatto che il brano non sia del tutto sviluppato e che non è perché Dalla ci ha messo la firma che...: Voto: 5--

The Kolors: anche qui c' è lo zampino di Raina, "Frida (mai,mai,mai)" la band tiene fede al suo sound, retrò e trascinante, con qualche passaggio pacchiano e vocalizzo di troppo: "questa vita dicono non è cattiva" Voto: 5,5

Max Gazze: "La leggenda di Cristalda e Pizzomunno" Mood fiabesco "ma io ti aspetterò fosse anche per cento anni aspetterò " per un tripudio di archi e fiati nel ritornello a donare solennità al brano, che ha di certo bisogno di più ascolti, anche se per certe dinamiche, specie testuali, ricorda "Mille volte ancora" Voto: 6-- ma inutile dire che ci aspettavamo molto di più



Ritorna Fiorello: "- I Pooh sono un po' come le tasse le levano ma ritornano sempre" più
sketch politico con annessa telefonata alla Pausini che a malapena parla, poi lui e Baglioni cantano, spiace dirlo, ma il tutto è francamente  deludente, con aggiunta gag "puttan tour" addirittura imbarazzante, della serie anche all'improvvisazione c'è un limite.

Ma continuiamo col Festival e le canzoni:

Vanoni con Bungaro e Pacifico: "Imparare ad amarsi": "bisogna imparare a lasciarsi quando è finita" melodia non originale ma elegante con un buon testo e con le voci che ben si sposano tra loro Voto:6--

Fabrizio Moro e Ermal Meta " Non mi avete fatto niente" polpettone che mischia ritmiche alla  Manu Chao, retorica a più non posso e che annega in una melodia non proprio originale, tra denunce e buoni sentimenti, in un arrangiamento più sanremese di quanto si pensi: "il mondo si rialza col sorriso di un bambino"Voto:4 Beh sono a tutti gli effetti la più grande delusione, vinceranno il Festival o meno.

Mario Biondi: "Rivederti" confidenziale inevitabilmente "averti qui ha il sapore dell'eternità " jazzy blues ma antica oltre modo, Johnny Dorelli ci sembra più moderno: Voto:4,5

Dopo un ottimo sketch di Savino ricomincia la gara:

Facchinetti e Fogli: "Ilsegreto del tempo" scritta da Facchinetti con Pacifico, "caro amico hai perso il cuore lui ti ritroverà " eccesso di pathos, Facchinetti che esagera ad esser buoni, Sorta di "Uomini soli" rimasti in due. Voto:3



Lo Stato Sociale: "Una vita in vacanza" fai poche serate e fai l'nfluncear e fai il cantautore ma fai i soldi col pocker" Voto 7 tra operazione indie e citazioni sanremesi.. e furbizia a parte, il brano è alquanto riuscito

Noemi "Non smettere mai di cercarmi" anche qui accumulo di pathos, decisamente poco originale e Noemi troppo uguale a se stessa: "non smettere mai di cercarmi in ogni cosa che vivi" si salva solo l'interpretazione  Voto:4,5

Decibel "Lettera dal Duca"  omaggio a Bowie, un po' troppo pretenziosa, a cominciare dal testo, per non parlare della musica o della melodia: "supero i miei limiti più di quanto immagini" Voto: 4


Elio e le Storie Tese con Arrivedorci "è una storia di ragazzi demenziali che volevano cambiare l'universo" ballatona voto 5,5 va bene il testo, va bene per una volta non giocare a fare i fenomeni quanto meno in maniera evidente,, ma il brano non sembra niente di che

Giovanni Caccamo: "Eterno" tra vita e dita e prendimi la mano lontano, "non capire niente a parte che l'amore può salvare" sanremese ad oltranza, non basta il garbo di Caccamo e un buono special, ma il brano potrebbe avere strada facile ad inserirsi nelle prime posizioni Voto: 4,5

Red Canzian con "Oguno ha il suo racconto" "perché ogni uomo ha il suo preciso istinto" tra solennità e coretti ammiccanti, Voto 3 "Miracolato d'amore" 

Luca Barbarossa: "Passame re sale" "passami armeno i momenti che ho vissuto con te" folk romano a ricordare che Barbarossa era il Mannarino degli anni 80, Voto 6-

Gag Morandi Baglioni con omaggio a Bacalov più l'immancabile Tommaso Paradiso... si ritorna alle canzoni:





Diodato e Roy Paci "dici che torneremo a guardare nel cielo senza guardare nel cellulare" "Adesso" marcetta deliziosa che poteva osare molto di più Voto: 6-

Nina Zilli: "Senza appartenere" "donna sa volare mentre il cielo cade" destinato a crescere con gli ascolti, è una melodia e una struttura che appaiono decisamente leggere, prive di mordente ma che trovano il suo perché. Voto: 5,5

Dopo lo "Spot Film di Muccino Familiare" dove ci sono tutti dalla Sanrelli ad Accorsi etc... arriva:

Renzo Rubino "Custodire": "tu ridotta in una bambina" è un buon brano ma soffre irrimediabilmente certi accenti che culminano nel melò finale lo che è da attribuire a Sangiorgi dei Negramaro, crediamo, visto le recenti dichiarazioni del nostro... peccato. Voto: 5

Enzo Avitabile e Peppe Servillo scritta da Avitabile e Pacifico "il coraggio di ogni giorno" "accetto il mio dolore per stringerti le mani," Intensa Ma anche immediata al tempo stesso, nonostante non sia per tutti, classico brano di mezzo che può piacere o scontentare tutti. Voto: 6-

Le. Vibrazioni "Così sbagliato" "i miei castelli di carta i miei occhi di pugile a bordo sbagliato... " la strofa non sarebbe male ma i nostri finiscono per scimmiottare i Modà nel ritornello, peccato davvero, perché l'incipit non era male. Voto: 5--

nel gran finale arrivano i voti della giuria demoscopica che contano per il 30 per cento e premiano Annalisa, Lo Stato Sociale, Moro e Meta, Gazzè, Ron, Noemi e la Zilli. 

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