“Io ho sempre ragione, quindi tu
farai tutto quello che ti dico, senza fare domande”
La Fox cercava da tempo il suo
personale medical (come se ce ne fossero pochi in giro) e sembrerebbe
averlo trovato in “The Resident” e nella location del Park
Memorial Hospital di Atlanta. La serie inizia da un colossale errore
medico: una ragazza muore a seguito di un semplice intervento
chirurgico come un appendicectomia ed il medico, uno dei chirurghi
più rinomati del Paese, primario di chirurgia dell'Ospedale, fa di
tutto per insabbiare il fatto. Ma sembra non essere la prima volta,
tale chirurgo infatti viene definito da altri medici e colleghi:
“Dottor Morte”. Il resto dell'equipe che era insieme a lui in
sala operatoria si unisce al medico creando fronte comune pur di non
entrare nelle mire del capo.
“The Resident” quindi non parte come
un normale medical procedural ed il “taglio” dell'incipit è
decisamente più profondo rispetto ad altre serie dello stesso
settore, entrando immediatamente nel vivo e nell'atmosfera rapida del
mondo medico con un cast di tutto rispetto. Malgrado tutte queste
premesse, nonostante di medical ce ne siano stati parecchi da “ER
Medici in Prima Linea” in poi, lo show della Fox è molto simile a
“Grey's Anatomy” perché crea dramma e sentimento anche dove non
c'è necessariamente bisogno. Di certo dopo aver visto “The Good
Doctor” la serie risulta meno originale ed ha meno appeal rispetto
al medical con Freddie Highmore, però ci mostra il bene e il male
della medicina moderna mettendolo in bella vista ed è questo il
proprio punto di forza.
Nel cast due nostre vecchie conoscenze
telefilmiche: Matt Czuchry (Logan di “Una Mamma per Amica”) ed
Emily VanCamp (Amanda Clarke di “Revenge”) che qui interpretano
rispettivamente gli amanti Conrad Hawkins, dottore irritante e
strafottente che si sente figo e il migliore, sempre dalla parte del
“bene”, e l'infermiera Nicolette Nevin, che ha mollato da poco
Conrad, ma i due si amano ancora visibilmente molto. Manish Dayal di
“90210” interpreta il nuovo arrivato, lo specializzando Devon
Pravesh, il primo della classe di Harvard, subito in contrasto con il
supervisore Hawkins. Il Dottor “Morte” Randolph Bell ha il volto
di Bruce Greewood, apprezzato dal pubblico, ma non dallo staff
dell'Ospedale, mentre Shaunette Renée Wilson interpreta la
Dottoressa Mina Okafor, poco incline al rapporto col pubblico, ma con
una mano sopraffina. Nel cast anche altre due star che non hanno
ruoli primari, ma decisamente funzionali alla trama: Moran Atias
(“Tyrant”) che interpreta Renata Morali e Melina Kanakaredes
(“Providence”, “CSI: NY”) che è la Dottoressa Lane Hunter.
Cast, narrazione veloce (come tutti i medical che si rispettino) e
reparto tecnico, che include regia e fotografia, sono senza dubbio i
punti di forza di uno show che però ha visibili carenze
nell'originalità, di certo non possiamo chiedere più di tanto
all'ennesimo medical statunitense che va ad unirsi in breve tempo a:
“Chicago Med”, “The Night Shift” (appena concluso), “Grey's
Anatomy”, “The Good Doctor” e chi più ne ha più ne metta,
però è una serie godibile e credibile, che va oltre il semplice
procedural fine a se stesso e che proprio per la narrazione molto
veloce di cui parlavamo pocanzi si lascia seguire con piacere,
creando un filo diretto col telespettatore che non la molla
facilmente una volta iniziata. “The Resident” è da lunedì
scorso visibile anche in Italia su Fox Life.
“Questo è troppo perfino per lei! Il
suo orgoglio è più importante della vita di un paziente?”
Personaggi e doppiatori:
Conrad Hawkins (Andrea Mete)
Nicolette Nevin (Alessia Amendola)
Devon Pravesh (Davide Albano)
Mina Okafor (Sara Ferranti)
Randolph Bell (Antonio Sanna)
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