Instinct (CBS/Rai 2)



Allora Edward, ti darò un voto alto a questo corso se mi colpirai più forte che puoi dritto nello stomaco... forza! E se dicessi a Edward che lo boccerei se non mi colpisse, cambierebbe qualcosa? No? E se dessi ad Edward questa borsa con dentro un milione di dollari e dicessi che è sua se mi colpisse cosa farebbe allora?” - “Se non lo fa lui lo faccio io!” - “Esatto! Quindi questo che ci dice del comportamento umano? Che è il contesto a muoverci e che a seconda delle circostanze noi possiamo essere motivati a fare quasi tutto!”

Ormai il connubio CBS/Rai 2 è diventato indissolubile, già da questo antefatto si capisce subito di cosa tratti “Instinct”: l'ennesimo police procedural. Anche basta, aggiungiamo noi. Ma tant'è che gli americani non ne hanno mai abbastanza di serie su ipotetici geni che risolvono casi come se nulla fosse, mettendo in smacco tutti i collaboratori che li circondano. Noi invece si, un po' abbastanza ne abbiamo, ma cerchiamo di allargare gli orizzonti e guardare nel dettaglio “Instinct”: le musiche ricordano “Mamma ho perso l'aereo”, la trama è un miscuglio tra “Numbers”, “Castle”, “Dottor House” per l'aria di “so tutto io” del protagonista, mista a strafottenza, supponenza e acidità che fanno di Dylan Reinhart, interpretato egregiamente da Alan Cumming, un personaggio odiabile sotto ogni punto di vista. 


Reinhart però non è un semplice professore universitario, l'uomo è infatti un ex agente della CIA diventato da 14 anni professore e romanziere. Vive la sua tranquila vita da uomo libero sposato con un altro uomo e insegnante carismatico fino a quando la polizia di New York non lo rintraccia nuovamente perché ha bisogno del suo aiuto per catturare un serial killer che in qualche modo è implicato con i libri che scrive l'uomo. Da qui Reinhart si sentirà in “dovere” di aiutare la detective Lizzie Needham (Bojana Novakovic) ed ovviamente da quel momento aiutarla ogni volta che essa ne avrà di bisogno. Questo metterà però in crisi il rapporto con il marito di Dylan, Andy (Daniel Ings), al quale aveva promesso che non avrebbe più lavorato per la polizia, ma tant'è che le promesse sono fatte per essere infrante e Reinhart non ci pensa nemmeno due volte a tornare alla sua vecchia vita. Nel cast anche: l'editore del protagonista, Joan Ross, interpretata dalla splendida Whoopi Goldberg, e poi ancora Jasmine Gooden (Sharon Leal), amica e supervisore di Lizzie ed infine Julian Cousins (Naveen Andrews), ex partner di Dylan alla CIA, ma i due non si possono definire di certo “amici per la pelle”. “Instinct” è tratta dal romanzo “Murder Games” di James Patterson ed è stata rivisitata per la Tv da Michael Rauch. 


Le uniche note positive di questo nuovo procedural della CBS sono: il cast, in fondo sprecato per una serie del genere, i dialoghi, pungenti al punto giusto e soprattutto la novità più eclatante: i due protagonisti non daranno vita ad un susseguirsi vomitevole di flirt, ripicche, antipatie, scontri, per poi finire a scambiarsi le lenzuola. Stavolta per fortuna non si finirà come in “Castle”, “Elementary”, “Bones”, “The Mentalist”, e tantissime altre serie similari, di esempi potremmo riempirne una pagina, ma no, stavolta no, per fortuna questo non accadrà, perché è la prima volta che troviamo un protagonista dichiaratamente omosessuale in un police procedural. Per il resto gli episodi sono quelli che sono, casi più o meno complicati, ed anche più o meno accattivanti, che si susseguono in una trama un po' scarna e poco originale.

Personaggi e doppiatori:
Dylan Reinhart (Sergio Lucchetti)
Lizzie Needham (Chiara Gioncardi)
Andy (Paolo Vivio)
Julian Cousins (Antonio Palumbo)
Jasmine Gooden (Chiara Colizzi)

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