Lost in Space (Netflix)



“Sapevo che non eravamo soli nell'universo... è sintetico, non è un organismo biologico... Hai un nome? Sai dove ci troviamo?”

Presentata in pompa magna come una delle produzioni più attese del 2018, “Lost in Space”, nuova serie fantascientifica della Netflix, è in sostanza il remake dell'omonima serie del 1965 con protagonista una famiglia che si ritrova catapultata in un pianeta sconosciuto a seguito di un problema con la loro navicella spaziale ed il conseguente impatto fortuito sul nuovo mondo. Arrivata sul canale on demand lo scorso 13 aprile, la serie è stata ovviamente adattata ai giorni nostri, la famiglia è più contemporanea, le dinamiche familiari sono diverse e più in linea col presente nonostante ci troviamo nel 2046. La famiglia protagonista ha un cognome molto noto: i Robinson, tanto per rimanere in tema “avventura”. Qui però, a differenza della serie madre, non ci troviamo nel pieno della Guerra Fredda, motivo per il quale i Robinson di allora decidono di lasciare un inospitale pianeta Terra, la “nuova” famiglia invece sceglie di abbandonare la propria casa a causa di rapidi cambiamenti climatici che minacciano la popolazione mondiale. 


Ci troviamo di fronte ad una famigliola eterogenea e “moderna”, che vede protagonisti tre figli: Judy (Taylor Russell), la più grande, è in realtà figlia della precedente relazione della madre, frutto di un legame con un uomo di colore; la seconda è Penny (Mina Sundwall), adolescente studiosa e molto razionale ed infine Will (Maxwell Jenkins), ragazzino poco coraggioso, ma spesso, in maniera del tutto casuale, diventa parte fondamentale nella risoluzione dei problemi. Gli adulti invece sono: John (Toby Stephens) e Maureen (Molly Parker). Il dottor Smith della serie originale, in questa occasione diventa una lei interpretata da Parker Posey, donna che influenzerà i nostri “eroi” sulle decisioni da prendere. Con continui flashback conosceremo la vita della famiglia prima della partenza a bordo della navicella spaziale che dovrebbe portarli sul pianeta Alpha Centauri, ma che invece li dirotterà verso un pianeta ostile e sconosciuto. 


In poche parole ci troviamo di fronte ad un drama vissuto su un altro pianeta ed in un futuro nemmeno poi troppo lontano per poter anche solo sembrare fattibile che tra meno di trent'anni ci ritroveremo con qualcuno che possa prendere dall'oggi al domani e andarsene in giro per l'universo in missione. Belli gli effetti speciali, furbo l'effetto nostalgia, ma le dinamiche familiari sanno di già visto, per una serie che è un bell'investimento di denaro, ma che rimane qualcosa di cui poter tranquillamente fare a meno. Nella vastità dell'intrattenimento fantascientifico - solo nell'ultimo anno ha visto la nascita di “Star Trek: Discovery”, di “The Orville”, per non dimenticare poi le svariate produzioni “SyFy” - forse questo family drama adventure sa di troppo, ma di certo attira pubblico e fa diventare la Netflix, purtroppo, sempre più “pop”.

Personaggi e doppiatori:

John Robinson (Carlo Scipioni)
Maureen Robinson (Eleonora De Angelis)
Dott. Smith (Cinzia De Carolis)

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