Se non è magica con tutte le g possibili questa Roma…


Che il Barcellona dei marziani non esistesse da tempo ne avevamo avuto più o meno conferma nel corso di queste ultime edizioni di Champions, ma nulla toglie all’impresa giallorossa di stasera, anzi, bisogna doverosamente spellarsi le mani ed applaudire questa grande Roma che ha finito addirittura col ridicolizzare Messi e compagni. Dai due rigori sacrosanti dell’andata, senza considerare gli autogol, stasera, la dea bendata, avrà avuto più di un senso di colpa e ha dato giustamente ragione agli stravolgimenti tattici di Di Francesco e ha punito ancor più giustamente “l’italianista” Valverde, che avrà si migliorato la fase difensiva degli ex dei del tiki taka, ma che ne ha spento le trame offensive, affidate a un Suarez irriconoscibile, un’Iniesta palesemente non più lui e a un Messi, quanto meno fuori forma. La Roma invece è apparsa bellissima e sin da subito, con un Dzeko che quest'anno in Europa si ritrova d’incanto "il cecchino e uomo totale" del campionato scorso, un Nainggolan ovunque e un De Rossi “Core de sta Città”. Una rimonta, una vittoria storica per più di un verso, che fa bene alla Roma ovviamente e al calcio italiano tutto, che profuma di destino in primis... Come non considerare che gli autori dei gol sono proprio quelli che hanno firmato gli autogol all’andata, a parte l’onnipresente centravanti, che doveva partire a gennaio per guadagnare più soldi ed avere più possibilità champions. Se non è destino questo… se non è magia… se non è magica con tutte le g possibili questa Roma… Mentre tra i festeggiamenti nello spogliatoio e i complimenti da avversari e tifosi… arriva anche una soddisfazione pacata nelle dichiarazioni di Pallotta e Di Francesco, (che ci fa capire che l'atteggiamento è quello giusto) che si godono la vittoria ma che affermano di guardare già avanti, sornioni e complici, in attesa di altre notti magiche.

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