Trust (FX/Sky Atlantic)



“Ci sono riusciti tutti! Quel bastardo di John Kennedy avrebbe tollerato una prole leziosa, sfaticata e spendacciona? Tutt'altro! Ci ha lasciato degli eroi di guerra, dei Presidenti, uomini valorosi e dalle palle fumanti! E io cosa ho lasciato? La dinastia Getty! E' davvero questo il mio lascito? Dei figli incompetenti!”

“Ciò che vedrete è ispirato ad una storia vera”. Parte da questo presupposto la nuova serie della FX in arrivo su Sky Atlantic: “Trust”. E fin da subito si intuisce che siamo di fronte ad un piccolo gioiellino seriale. Tra le note dei Pink Floyd parte una serie che ha al centro uno strepitoso Donald Sutherland protagonista indiscusso che qui si mostra in tutta la magnificenza, spegnendo un cast che per il resto è formato da attori comunque molto in forma che sono senza alcun dubbio all'ombra di questo mostro sacro. Sutherland qui interpreta John Paul Getty Sr., un uomo freddo, arcigno, che ama la poligamia e vive sotto lo stesso tetto con tante donne ed ognuna di esse crede di amarlo più dell'altra e crede anche di essere la sua preferita. Un uomo che deve cominciare a fare i conti con l'età che avanza, i problemi sessuali, la morte sempre più avvicina e tutte le problematiche familiari che ne conseguono nell'eventuale scelta di un ipotetico successore. 


Dietro le quinte Danny Boyle e Simon Beaufoy, che hanno già lavorato insieme nel film vincitore del Premio Oscar “The Millionaire”, ed anche in “127 Ore”. “Trust” gira quindi intorno alle disavventure di una delle famiglie più ricche al mondo degli anni '70. Ci troviamo infatti nel 1973 quando John Paul Getty III, qui interpretato dal giovane Harris Dickinson, futuro erede della dinastia Getty, viene rapito mentre si trova in vacanza in Italia. I primi tre episodi della serie sembrano dei mini film di qualità cinematografica. Ognuno di questi episodi appaiono come storie a se stanti, ma magistralmente uniti tra loro creando un filo conduttore che sorprende e introduce a nuovi e più ampi punti di vista. Se nel primo episodio infatti si fa un primo piano sulla vita del magnate Getty Sr. e si prepara il terreno per i primi rapporti tra nonno e nipote col conseguente rapimento di quest'ultimo, nel secondo si va a conoscere meglio un altro personaggio fondamentale, James Fletcher Chace, interpretato dal bravissimo Brendan Fraser. Chace è un ex agente della CIA, arrogante, cinico, con il pallino dei soldi, in missione in Italia per cercare di recuperare il nipote. 


Anche la tecnica registica cambia, nonostante ci troviamo nelle mani sempre di Boyle, nel secondo episodio si sceglie di mirare sulla faccia di Fraser, mentre nel primo la panoramica è più ampia e spazia sulla dimora e sulla vita che ruota intorno a Getty Sr. Nel terzo episodio invece si da maggiore spazio al rapimento ed entrano nel cast attori italiani come Andrea Arcangeli, Mauro Lamanna, Francesco Colella e Luca Marinelli. Nel cast però bisogna ricordare anche una splendida Hilary Swank, che interpreta Gail, vera moglie di John Paul, ma anche John Paul Getty Jr., uno dei figli, interpretati da Michael Esper. Cast sublime, colonna sonora perfetta, scelte di regia azzeccatissime, narrazione sostenuta, dialoghi ed immagini senza freni inibitori, fanno di “Trust” una delle cose più belle che la serialità statunitense ci ha riservato in questi primi quattro mesi del 2018.

Personaggi e doppiatori:
J. Paul Getty Sr. (Stefano De Sando)
Gail Getty (Laura Lenghi)
J. Paul Getty III (Alex Polidori)
J. Paul Getty Jr. (Simone D'Andrea)
James Fletcher Chace (Fabrizio Pucci)

Commenti

Translate