Marvel's Cloak and Dagger (Freeform/Amazon Prime Video)


“Cerca nel tuo cuore, Tyrone... Per favore... guardati dentro e vedi come tutto questo sia sbagliato!”

“Marvel's Cloak and Dagger” è l'ennesima serie tratta dai fumetti della Marvel, stavolta trasportata sulla tv da Joe Pokaski, in una Freeform che ci ha sempre delusi e dedita da anni alle serie adolescenziali. Cloak e Dagger, alla nascita Tyrone e Tandy, sono due ragazzi accomunati da un legame molto particolare: ancora bambini i due si ritrovano ad affrontare la stessa sciagura nello stesso identico momento: in una notte di forte pioggia, mentre lei era in macchina con il padre e lui correva col fratello in fuga dagli sbirri, finiscono in acqua mentre una grande nave che trasportava materiale non meglio identificabile, esplode. Travolti dallo stesso destino, entrambi si ritroveranno inondati da questo fascio di luce blu, mentre il genitore di lei e il fratello di lui perdono la vita. Come sempre la Marvel ha degli incipit sorprendenti, peccato che nell'evoluzione e trasmutazione seriale spesso l'attrativa si perde per strada. Dopo che vengono irrimediabilmente separati per anni, da adolescenti si ritrovano per un caso fortuito in una festa nel bosco: Tandy scopre di poter creare lame di luce e Tyrone invece si scopre capace di creare varchi all'interno della dimensione oscura, in un unione perfetta tra buio e luce. 


I protagonisti hanno il volto di Aubrey Joseph (Cloak) e Olivia Holt (Dagger), che a dirla tutta non sono nemmeno degli attori così pessimi... abbiamo visto decisamente di peggio, ma la serie in se ha dei buoni punti di forza, ma anche delle notevoli lacune. Iniziamo dalle prime: elementi portanti sono la “fede” e la “musica”, ci si confronta spesso sull'esistenza di un Dio, visto che, come sempre succede nelle serie fumettistiche, i supereroi hanno un passato fatto prevalentemente di perdite e tristezze represse, ma il tutto accompagnato da una colonna sonora interessante, forse fin troppo ricercata. Il fatto che si seguano esattamente in parallelo entrambe le vicende dei protagonisti fa in modo di creare un legame saldo e di non fare confusione. Bella, seppur banale la contrapposizione tra bianco e nero, buio e luce, lo yin e lo yang, il giorno e la notte. Andiamo ai contro: partiamo dal presupposto che siamo un po' stufi di notare che ormai sembra che se non hai in palinsesto una serie Marvel non sei nessuno e questo già non gioca a favore, in più, come sempre accade la Freeform ha reciso il cordone più adrenalinico e forte della serie, tramutandola purtroppo in quel filone teen drama nel quale fa cascare tutte le proprie produzioni originali. 


Proprio per questo motivo ed anche perché in questo caso specifico la produzione dello show ha un budget ristretto, troviamo fin da subito degli effetti speciali un po' deludenti per i tempi in cui ci troviamo ed una narrazione stranamente lenta per il tema trattato: nei primi 5 episodi succede veramente poco e niente. Nel cast troviamo anche: Melissa Bowen (Andrea Roth), madre di Tandy; Adina Johnson (Gloria Reuben), madre di Tyrone, che non ha mai superato la morte del figlio maggiore; Michael Johnson (Miles Mussenden), padre del ragazzo; Liam (Carl Lundstedt), partner di Tandy nelle attività criminali; il dottor Bernard Sanjo (James Saito), figura dominante nella vita di Tyrone; ed infine il detective Connors (J.D. Evermore), poliziotto che nasconde loschi segreti. Ma ovviamente questi sono solo personaggi da cornice, perché tutto è incentrato su Cloak e Dagger, sui protagonisti indiscussi di questa nuova serie Marvel, partita il 7 giugno sulla Freeform ed arrivata il giorno dopo in tutte le lingue fruibili dall'eccellente piattaforma on demand Amazon Prime Video.

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