“Non dico solo quello che la gente
vuole sentire. Sto facendo la cosa giusta e faccio scelte difficili.
Il fatto è che non mi serve che lei voti per me, mi deve solo
proteggere”
I primi quindici concitati minuti della
nuova serie della BBC, “Bodyguard”, fanno ben sperare e
soprattutto ti lasciano col fiato sospeso e con la cosapevolezza che
difficilmente si riuscirà a mollare i successivi cinque episodi che
compongono la prima stagione di questa nuova serie televisiva ideata
da Jed Mercurio che, ascolti alla mano dei primi episodi, sembrerebbe
aver raggiunto record tra i più imponenti della storia del canale:
11 milioni di telespettatori e quasi il 50% di share, diventando il
drama più visto del canale da 15 anni a questa parte. Nata lo scorso
26 agosto ed ancora inedita in Italia, la serie ha è ambientata
attorno al personaggio di David Budd, interpretato da Richard Madden
(“Game of Thrones” e “I Medici”). Budd è un uomo ferito
fisicamente e mentalmente, eroico veterano di guerra che lavora come
agente di protezione specialista per la sezione di protezione
speciale e privilegiata del Metropolitan Police Service di Londra.
L'uomo, che non ha una situazione familiare idilliaca, visto che si
sta separando dalla moglie Vicky (Sophie Rundle), ha anche due figli
di 10 e 8 anni.
Il giorno dopo aver salvato la vita di molte persone
su un treno a rischio kamikaze, riceve una “promozione” dal suo
sovrintendente capo, Lorraine Craddock (Pippa Haywood), o così gli
viene detto, e viene incaricato di proteggere l'ambizioso ministro
degli interni Julia Montague (Keeley Hawes). La politica della donna
rappresenta tutto ciò che David disprezza di più in assoluto, ma
tra i due, nonostante le divergenze di pensiero, ben presto scoppia
la passione e si creerà una relazione segreta e pericolosa. Nel
cast, numerosissimo, troviamo anche Paul Ready nei panni di Rob
MacDonald, consigliere speciale della Montague; Vincent Franklin nel
ruolo di Mike Travis, ministro di Stato per l'antiterrorismo; Stuart
Bowman che interpreta Stephen Hunter-Dunn, direttore generale
dell'MI5; Nina Toussaint-White è il sergente investigativo Louise
Rayburn; Stephanie Hyam nei panni di Chanel Dyson, PR consulente di
Montague; Tom Brooke è Andy Apsted, anch'esso veterano di guerra
amico di David che adesso guida il Veterans Peace Group, associazione
per la pace e contro la guerra; Matt Strokoe nel ruolo di Luke
Aitkens, uomo misterioso che lavora con Dyson; ed infine il comandate
Anne Sampson (Gina McKee).
I personaggi in realtà non sono finiti
qui, ma come abbiamo suddetto il cast è molto numeroso, ma anche
praticamente perfetto in ogni sua parte ed è una delle forze più
potenti dello show, insieme ad una trama dal forte spessore
psicologico ed una narrazione veloce ed accattivante che rende il
tutto pieno si suspence e adrenalina. “Bodyguard” non è una
serie ovvia, come centinaia di altre in circolazione, non è una
serie prevedibile ed è ciò che probabilmente ha spinto il pubblico
inglese ad appassionarsi così tanto ad essa. Alla fine dei conti,
mentre siamo al giro di boa del racconto, ma calcolando che la serie
cresce di intensità di episodi in episodio, possiamo tranquillamente
dire che ci troviamo di fronte ad una delle migliori serie televisive
dell'anno.
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