“Forse sto solo dicendo che le nostre
vite vanno bene, ma non ti domandi mai cosa abbiamo raggiunto
realmente? Non so, non ti chiedi mai quale sia lo scopo della nostra
esistenza?”
Oscar (Fred Armisen) e June (Maya
Rudolph), sembrano destinati per stare insieme, come le più
classiche anime gemelle, vivono (apparentemente) felici una vita di
coppia da dodici anni, troppo tranquilla, talmente tranquilla da
risultare prevedibile e triste. Parte da qui la nuova comedy della
Amazon Video, “Forever”, ideata da Alan Yang e Matt Hubbard,
distribuita in un'unica soluzione il 14 settembre scorso. La loro
storia viene accompagnata da una bellissima colonna sonora mentre ci
addentriamo nella periferia di Riverside, in California. E' da docici
anni, da quando sono sposati, che i nostri protagonisti fanno sempre
le stesse cose: mangiano gli stessi piatti, hanno sempre le stesse
conversazioni, fanno ogni anno la stessa identica gita sul lago,
nella medesima casa sul lago. Un giorno però June decide di cambiare
vacanza annuale: “E se quest'anno andassimo a fare sci in
montagna?”. Mai idea si rivelò peggiore.
Territorio completamente
sconosciuto, un corso di sci per bambini nel quale ci si trovano
dentro perché in quello per adulti non ci sono più posti, dialoghi
che non hanno mai affrontato, come quello di avere o non avere figli,
ed è lì che ruota la vita apparentemente felice di Oscar e June
raccontata in “Forever”, in quei dialoghi, in quelle parole non
dette, in dei finali scioccanti. Si, perché la svolta della serie si
ha sul finale del Pilot, quando succede qualcosa di assolutamente
inaspettato che si concatena col finale del secondo episodio, ancora
più sorprendente. In generale quindi la trama apre nuovi orizzonti
dal terzo episodio in poi. A parte la coppia, ci sono prevalentemente
personaggi di passaggio, secondari se così possiamo definirli che
appaiono spesso per un paio di episodi per poi sparire. Tra un albero
che capita sulla via ed una nocciolina di troppo, la comedy viaggia
tranquilla, a tratti un po' lenta. Non possiamo dirvi molto altro,
altrimenti andremmo a svelare troppo della trama, ma “Forever”,
sitcom al quale non avevamo dato molta importanza inizialmente si
rivela una sorpresa interessante di quest'inizio stagione appena
cominciato. Grazie al lavoro di Armisen e Rudolph che sicuramente
rendono il tutto ancora più accattivante, la serie prende spazio in
un contesto che ci lascia piacevolmente di stucco. Ben vengano serie
tv che ancora oggi, nonostante la mole di produzioni in giro per il
mondo, riescono, in soli 8 episodi – tanti sono quelli che
compongono la prima stagione – a lasciarci a bocca a perta.
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