'Stranonè'
il
nuovo video
di
Cristina Nico
Nuovo
singolo dell'album 'Leremita' nella perdita e nella riscoperta di sè
Da
vicino nessuno è normale. Ma se ci guardiamo ancora più da vicino,
dopo il primo effetto straniante, finiamo per riconoscerci negli
sguardi e nelle espressioni degli altri, in un gioco di perdita e
ritrovamento di sè. Il video del nuovo singolo di Cristina
Nico, 'Stranonè',
è quasi un esperimento visivo, girato dall’artista
Gae Milazzo,
con immagini essenziali ma potenti che ben si accompagnano ai toni
intimi della canzone, in cui la cantautrice si chiede se non sia
l’abitudine a farci sopportare come normali cose che di per sé non
lo sono, e se alla fine ognuno di noi non abbia le sue stranezze, le
sue eccentricità. Tanto che la sola vera stranezza, sarebbe non
averne affatto.
Qui
il video di 'Stranonè':
'Stranonè'
è il nuovo singolo contenuto nel recente album
'L'Eremita'
prodotto con Raffaele
Abbate
per la OrangeHomeRecords.
Testi
poetici e diretti, malinconia, vena ironica, un’attitudine da
rockeuse: è la cantautrice genovese Cristina
Nico.
Per la OrangeHomeRecords ha pubblicato nel 2014 l'album ‘Mandibole’,
registrato al GreenFog Studio da Mattia Cominotto con la produzione
artistica di Tristan Martinelli. La cantautrice ha all'attivo gli ep
autoprodotti ‘Cinnamomo’ (2006) e ‘Daimones’ (2010). Nel 2014
si è aggiudicata il Premio Bindi e alle Targhe Tenco del 2015 era in
lizza nelle sezioni Opera Prima e Canzone Singola. Nel 2016 duetta
con gli YoYo Mundi. Insieme alla poetessa Bettina Banchini forma il
duo 'LesÉlectriques'. Cofondatrice dell'associazione culturale e del
Festival Lilith - Musica d'Autrice, nel giugno 2018 ha pubblicato il
suo ultimo album "L'Eremita" (OrangeHomeRecords) prodotto
con Raffaele Abbate.
Gae
Milazzo
è laureata presso l’Accademia d’Arte e Restauro 'Abadir' a San
Martino delle Scale, Palermo. Specializzata nella digitalizzazione e
catalogazione del materiale fotosensibile antico, si occupa della
direzione organizzativa di eventi culturali, dirigendo anche il
progetto culturale
PB Project, lavorando con la fotografia e con la grafica. La sua
cifra è la costante di sperimentazione del supporto fotografico
attraverso variazioni sull’esposizione, sullo scatto, lo sviluppo e
sullo studio delle alterazioni dei nuovi supporti cinematografici e
fotografici. A Dicembre 2016 crea il brand
Fuori Formato, incubatore
di idee e di antiche ricerche, costruite e realizzate esclusivamente
con la tecnica del collage. Libri antichi di letterati e ricercatori
diventano protagonisti delle creazioni di carta ridando all’antichità
una nuova lettura contemporanea e culturale attraverso il design
artigianale. L’estetica è minimalista e le collezioni raccontano e
svelano pian piano le ricerche da cui Gae Milazzo è sempre stata
attratta per le sue ricerche artistiche e fotografiche.
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