Elisa - Diari Aperti



Diari Aperti è il nuovo album di Elisa, interamente cantato in italiano, dove la Toffoli si disintossica in un certo qual modo degli eccessi pop degli ultimi lavori, ritornando a un sound più scarno e diretto, con meno fronzoli alla moda e con sicuramente più sostanza, tornando indietro, riaprendo sogni e cassetti, armadi dimenticati. Canzoni che sono un inno alla gioia di vivere e all'amore per niente banali, cariche di energia, anche se qua e la non tutto fila per il meglio. In ogni caso "Bentornata Elisa"... ci sembra il caso di dirlo:

“Tutta un’altra storia”: “un casino è una tana sicura”  pianoforte zompettante e ritornello d’impatto per un mood leggero e trascinante: “un casino porta malinconia ti da anche un vantaggio vedi tutti da vicino è difficile   trarti in inganno trovi il burattinaio come in Matrix quando Neo crede al cucchiaio”
“Se piovesse il tuo nome”: dalla melodia circolare, è in pratica tutto un ritornello… non a caso è il primo singolo estratto, non a caso si sente la mano di Calcutta: “la città è piena di fontane ma non sparisce mai la sete”
“Tua per sempre”: “nessun rimpianto dura una vita intera” falsetto interessante nella strofa, per un ritornello che si concede alla melodia, non banale
“Anche fragile”: intensa ballad per piano e voce costruita sull’accumulo di pathos per un ritornello armonicamente ineccepibile: “vieni qui ma portati anche gli occhi e il cuore, io so disobbedire questo lo sai bene e piangiamo insieme che non piangi mai” forse un pò ridondante il finale
“Promettimi”: altra ballad, stavolta di stampo decisamente cantautorale: “promettimi di far entrare il sole che asciuga le ossa e scalda bene il cuore anche quando vivresti solo di notte e di guai”
“L’amore per te”: ballad “aperta” alla melodia dal sapore retrò, una vera e propria dichiarazione d’amore: “se mi prendi le mani sorridi mi sento unica, mi sento l’unica”
“L’estate è già fuori”: il singolo per l’estate 2019? Decisamente prescindibile: “stringimi se resto… stringimi io resto.. io resto qui”
“Con te mi sento così”: stavolta a esser protagonista è la chitarra, coi suoi arpeggi, con gli archi che entrano leggeri a disegnare un mood da favola: “come una piuma leggera con te io mi sento così”
“Vivere tutte le vite”: “non c’è niente che cambierei, ci stavo già pensando da un pò, da quando non mi importa più di quello che non ho” ritmiche in levare per questo inno alla vita, solare e godibile
“Come fosse adesso”: nostalgica ed evocativa con un testo suggestivo carico di ricordi: “e se ti sentirai ancora adesso invincibile dopo in pugni in faccia alzi lo stereo a palla col tuo cuore a molla metti i sogni in fila e poi conti i cadaveri e dai la colpa agli altri che danno i numeri e mi dici che il mondo che non è più lo stesso”
“Quelli che restano”: “mi voltavo a guardare indietro e indietro per me ormai non c’era niente, avevo capito le regole del gioco e ne volevo un altro da prendere più seriamente” con Francesco De Gregori, è un’intima ballad che per più di un verso, sembra una nuova versione di “La storia siamo noi”

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