Francesco Di Bella: le prime date live del tour di "O Diavolo"



Come vi avevamo già detto “‘O DIAVOLO” è il nuovo disco di inediti di FRANCESCO DI BELLA, in uscita il 25 ottobre per La Canzonetta Records/Self Distribuzioni s.r.l.. 
L’album arriva dopo un anno durante il quale il cantautore napoletano è stato impegnato in un tour d’eccezione per celebrare i 20 anni della sua carriera musicale, ma è già pronto a ripartire "Live" per presentare i nuovi brani, queste le prime date:

*SHOWCASE*
25/10 – Napoli - Fonoteca 
26/10 – Salerno - Mondadori Bookstore 
29/10 – Caserta - Libreria Feltrinelli 
30/10 – Avellino - Libreria Mondadori 
31/10 – Pomigliano (NA) - Feltrinelli Point 

*CONCERTI*
30/11 - Aversa - Magazzini Fermi
07/12 - Roma - Largo Venue
12/12 - Napoli Teatro Sannazzaro
20/12 - Milano - Serraglio


“’O Diavolo”, titolo che oltre all’intero album dà il nome anche al brano d’apertura, deriva dall’originaria parola greca Διάβολος (diábolos) che include tra i suoi significati innanzitutto quello di “colui che divide”. E in effetti non c’è figura nella storia che divida di più di quella del diavolo; ora spauracchio e capro espiatorio delle malefatte umane, ora fonte di piaceri proibiti e carnali. Il diavolo è probabilmente l’immagine che meglio descrive questa nostra epoca pazza e confusa, fatta di estrema sensualità e al contempo di estremo nichilismo: sensualità intesa come godimento dei piaceri della terra, del cibo, dell’amore, della musica, del vino o dell’arte; nichilismo inteso come rinuncia a qualsiasi valore e responsabilità, in nome del solo piacere. 

È quest’ultimo forse il volto più temibile del diavolo contemporaneo: il disordine, che con la sua foga e la sua violenza spettacolare ha la capacità di scompigliare le carte, di attrarre la gente nel suo vortice inducendola, spesso, a sostituire la gioia dionisiaca per la vita in gioia distruttiva per le cose materiali, al servizio del consumismo e di chi, dietro le quinte, ha tutto da guadagnarci. In questo gioco all’autoannullamento solo l’amore può salvare: quell’amore tanto idealizzato dalla canzone pop, ma in realtà profondamente ancorato alle cose vive del mondo, come la musica, come il rock, come la vita prima che il diavolo si prendesse tutto.

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