“Nella cittadina di Grenndale dove
sembra sempre Halloween vive una ragazza per metà strega e per metà
mortale che per il suo sedicesimo compleanno avrebbe dovuto scegliere
tra i due mondi, quello magico della sua famiglia o quello terreno
dei suoi amici... il suo nome è Sabrina Spellman!”
Stavolta tocca alla Netflix dare spazio
all'ennesimo reboot degli ultimi anni: tra il 1996 ed il 2003 la ABC
ha dato vita ad una delle comedy adolescenziali più famose di
sempre, stiamo parlando di “Sabrina, Vita da Strega”. Adesso
cambia il titolo, riprendendo quello originario del fumetto su cui la
serie si basa, cioè “Chilling Adventures of Sabrina”, che in
italiano diventa “Le Terrificanti Avventure di Sabrina”.
Scordatevi completamente la serie degli anni '90, decisamente più
proiettata sulla commedia, qui la Netflix ha deciso di attingere
completamente sul fumetto di base e per questo la serie è
decisamente più horror e soprannaturale e gli episodi hanno una
durata di un'ora, troppi a nostro avviso. Sviluppata per la tv da
Robert Aguirre-Sacasa, prodotta dalla Warner Bros e dal solito Greg
Berlanti, la serie, così come il fumetto, è lo spin-off di
“Riverdale”, serie a fumetti e anche serie televisiva che da tre
anni va in onda sulla The CW, tanto che all'inizio era lo stesso
network che avrebbe dovuto ordinare e produrre la serie che poi
invece è finita, fortunatamente, sulla Netflix. Per questo
probabilmente tra i due non ci sarà un legame, o non al momento
almeno, così come previsto in origine. Ci troviamo a Grenndale, la
protagonista è ovviamente Sabrina Spellman, interpretata da Kiernan
Shipka, una ragazza mezza strega e mezza mortale, che compirà 16
anni la notte di Halloween e che sarà cotretta suo malgrado ad
affrontare un secondo battesimo (l'oscuro battesimo) così come da
tradizione e dovrà anche cambiare scuola perché inizierà a
studiare magia in una scuola privata.
Sarà in occasione di questo
evento che la ragazza capirà che oscure forze del male minacciano se
stessa e la sua famiglia: qualcuno la vuole morta prima che la
ragazza diventi una strega a tutti gli effetti. Nonostante tutto
Sabrina cerca di mantenere la sua vita il più possibile “normale”,
cercando di tenersi accanto un fidanzato umano Harvey (Ross Lynch),
ignaro delle forze oscure che minacciano la sua fidanzata e lui
stesso. Nel cast ci sono anche le zie di Sabrina, che hanno cresciuto
la ragazza dopo la morte dei genitori di quest'ultima, Hilda (Lucy
Davis) e Zelda (Miranda Otto), la prima materna, bonacciona e
simpatica, l'altra decisamente più austera, severa e protettiva. In
casa con loro tre vive anche Ambrose (Chance Perdomo), cugino della
protagonista, pansessuale, posto agli arresti domiciliari dal
Consiglio delle Streghe per aver tentato di far saltare in aria il
Vaticano. Da tenere d'occhio anche Mary Wardell/Madam Satan,
interpretate dalla bravissima Michelle Gomez, da un lato mentore ed
insegnante preferiro di Sabrina e dall'altro serva del diavolo; Roz
(Jaz Sinclair), migliore amica di Sabrina; Prudence (Tati Gabrielle),
nuova compagna di Sabrina che nutre un rancore profondo nei confronti
della ragazza; ed infine Padre Faustus Blackwood (Eichard Coyle),
sommo sacerdote della Chiesa della Notte e Decano dell'Accademia di
Arti Invisibili.
Ovviamente nella serie c'è anche Salem, il famoso
gatto che vive con la famiglia Spellman, che in realtà è un ex
strega condannata a trascorrere un tempo indefinito nelle sembianze
di un gatto. Ci sono più nemici che amici e soprattutto ci sono una
quantità indefinita di personaggi secondari impossibili da elencare
tutti in questo contesto, in questo cast che è, tutto sommato,
interessante. Molti hanno preferito questa versione della serie a
quella più comica del 1996, noi non riusciamo nemmeno a metterle a
paragone, sembrano due cose distinte e separate, a parte i nomi e la
trama di base per il resto le due sembrano completamente differenti.
A livello tecnico “Le Terrificanti Avventure di Sabrina” non è
per niente male e se ci limitiamo a pensare che è un horror
prettamente rivolto ad un'età compresa tra i 12 e i 18 anni, è
sicuramente una delle cose migliori viste negli ultimi anni. Va da se
che non si può urlare al capolavoro, ma la serie ha in se tutti gli
elementi per potersi ritagliare una buona fetta di affezinati: è
intrigante, ha una location macabra al punto giusto, ha in se la
storia d'amore adolescenziale travagliata, il fantasy, l'horror,
piccole dosi di humor, insomma un'ottima serie per i giovanissimi di
oggi, meno adatta invece agli over 30.
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