“Questo è un quartiero nero,
costruito per noi, da noi. Lasci che una famiglia del genere si
trasferisca e in men che non si dica spunterà un gruppo di tizi che
fanno jogging con dei pantaloncini cortissimi e portano a spasso i
loro labradoodle vegani!”
La serie sembra uno spin-off di “2
Broke Girls” e contemporaneamente anche un crossover tra la stessa
e “New Girl”, perché ha come protagonisti Max Greenfield,
Schimdt in “New Girl”, e Beth Behrs, che invece era Caroline
Channing in “2 Broke Girls” per l'appunto, e le due serie sono
finite da talmente poco tempo che il ricordo di Schimdt e Caroline è
ancora troppo nitido per non creare un po' di confusione e parecchi
paragoni. Sembra semplicemente che la donna abbia messo su famiglia
dopo il successo con i cup-cake e che si sia trasferita in un'altra
città e quartiere. Ma non è così. “The Neighborhood”, la nuova
sitcom della CBS, partita il primo di ottobre con un discreto
successo di pubblico, non ha assolutamente nulla delle due serie
suddette ed è completamente “nuova”, se così possiamo dire,
perché a conti fatti di nuovo c'è poco. La trama è presto detta:
ci troviamo in un quartiere di Los Angeles colonizzato letteralmente
da persone di colore. Dave e Gemma Johnson, interpretati per
l'appunto da Greenfield e Behrs, si trasferiscono in quella zona
soprattutto perché Gemma ha avuto l'incarico di Preside di una nuova
scuola progressista che si trova nelle vicinanze del quartiere, ma
anche perché una casa migliore, in un quartiere più “ricercato”,
non avrebbero potuto permettersela. La coppia ha un figlio, Grover
(Hank Greenspan), bambino molto sincero che dice tutto quello che gli
passa per la testa senza filtri.
La serie marcia su un argomento
molto gettonato, soprattutto negli ultimi anni in America, con
l'avvento di Trump, quello del razzismo, ma ce lo fa vedere da un
punto di vista diverso, quello dei neri nei confronti dei bianchi e
lo fa facendoci ridere di gusto, ma soprattutto ce lo pone dalla
prospettiva dello scorbutico, ma simpaticissimo, Calvin Butler
(Cedric the Entertainer), la cui famiglia, composta dalla moglie Tina
(Tichina Arnold), ed i figli Malcolm (Sheaun McKinney) e Marty
(Marcel Spears), diventano i vicini di casa dei Johnson, ma Calvin
non sembra per nulla felice, tanto che i figli godono dell'arrivo dei
nuovi vicini proprio per prendere di mira il padre. Marty,
presentandosi ai vicini, dice: “Le persone di colore non possono
essere razziste. Noi possiamo essere 'razziali'... non 'isti'”. Fa
strano che sia il bambino bianco a chiedersi “e se gli altri
bambini non vogliono giocare con me?”, sono cose a cui noi non
siamo abituati. Perciò la serie crea in questo senso una situazione
interessante ponendo per la prima volta il bianco ad aver problemi di
accettazione ed essere il “diverso” di turno, però la trama è
quella che è: molte sono le famiglie ed i vicini di casa
protagonisti nella storia delle sitcom americane, ma la serie fa
quello per la quale è chiamata a presentarsi dinanzi al pubblico: fa
divertire con una storia non originale, ma che attira l'attenzione
grazie soprattutto ad un cast eccellente e molto abituato a “far
ridere”. Non si sa ancora quando la serie arriverà in Italia, ma
proprio un paio di giorni fa la CBS ha deciso di allungare la prima
stagione di “The Neighborhood” e portare gli episodi dai 13
previsti inizialmente a quota 22, sintomo del fatto che ha già
trovato nei primi quattro episodi messi in onda una buona fetta di
affezionati, circa sette milioni di media.
“Forse tuo padre ha ragione. Questo
posto non fa per me. E' tutto il giorno che mi sforzo di essere una
brava persona, ma sembra che nessuno la veda così”
Commenti
Posta un commento