“Il problema di essere considerato un
genio è che, adesso, tutti si aspettano che scriverò un'altra opera
grandiosa. Lo stress di dimostrarmi all'altezza mi sta bloccando.
C'era solo una persona che poteva aiutarmi a superare queste
stronzate e riportarmi alla realtà... Harry Quebert. L'autore più
venduto, mio ex docente universitario ed uno dei migliori scrittori
del 20esimo secolo”
Giugno 1975. Sommerdale, Maine. Un uomo
scrive su un taccuino, poi la pioggia comincia a cadere copiosamente.
In lontananza l'uomo vede una ragazza che danza sulla riva del lago,
in poco tempo sono entrambi fradici. E' così che Harry conosce Nola
ed è da qui che parte “The Truth About the Harry Quebert Affair”,
tratto dall'omonimo romanzo, uno dei più venduti e più letti degli
ultimi anni, di Joel Dicker, in italiano divenuto: “La Verità sul
Caso Harry Quebert”. Diciamo subito che il libro è un thriller
mozzafiato di oltre 700 pagine che non lascia scampo se non quello di
divorarlo nel giro di pochissimi giorni: è un romanzo empatico,
enigmatico, incredibilmente angosciante ed è uno dei gialli più
belli dell'ultimo decennio, tanto da portare al giovanissimo Dicker
una miriade di premi importanti.
La serie della Epix quindi si trova
a fare i conti con qualcosa di imponente, prendendosi tutti i rischi
del caso. Nei panni di Harry Quebert c'è Patrick Dempsey, famoso
soprattutto per essere stato per anni il Dottor Derek Shepherd in 252
episodi di “Grey's Anatomy”, ma anche il resto del cast non è
assolutamente male: Damon Wayans Jr. (“Tutto in Famiglia”, “Happy
Endings”, “New Girl”), nei panni del Sergente Perry Gahalowood,
l'uomo incaricato di indagare sul caso che viene riaperto 33 anni
dopo; Nola ha il volto di Kristine Froseth; poi c'è Kurt Fuller
(“Psych”), che interpreta Gareth Pratt, capo della polizia nel
1975; Victoria Clark e Tessa Mossey nel ruolo di Jenny Quinn,
rispettivamente da adulta e da giovane, ragazza all'epoca collega del
bar dove lavorava anche Nola e infatuata del giovane Quebert; Matt
Frewer è il Reverendo Kellergan, padre di Nola; e poi ancora molti
altri personaggi che creeranno una vera e proprio serie corale, dove
ognuno funge perfettamente da tassello del puzzle che crea un
incastro perfetto.
Da quella fotografia iniziale, da quella
conoscenza avvenuta nel 1975, poi la storia si sposta all'autunno
2008. Qui conosciamo Marcus Goldman (Ben Schnetzer), un giovane
talento letterario, che con il suo primo romanzo ha avuto un successo
tale da diventare uno dei giovani scrittori più ricchi e amati della
storia newyorkese. Tra firmacopie con file di persone, donne che gli
cadono ai piedi e contratti editoriali da milioni di euro, Marcus si
ritrova ad un bivio: la sua casa editrice ha un contratto col ragazzo
per due romanzi, ma il giovane scrittore non ha ancora scritto
nemmeno una parola e la data di scadenza per presentare i primi
capitoli sta per arrivare. L'uomo decide così di ricontattare Harry
Quebert, suo mentore ed ex professore universitario che 30 anni prima
aveva avuto un immenso successo con il romanzo “Le origini del
male”, ed è da lì che la vita di Goldman cambierà drasticamente.
Marcus conosce Harry molto bene, si fida di ciecamente dell'uomo e va
a trovarlo ad Aurora, una piccola cittadina sul mare del New
Hampshire, per cercare di ritrovare ispirazione, ma scoprirà ben
presto che qualcosa non va e molte certezze cominceranno a crollare
soprattutto quando viene trovato nel giardino del famoso scrittore le
ossa di una giovane ragazza, quella stessa ragazza scomparsa 30 anni
prima: Nola. Ovviamente Harry verrà messo in carcere e Marcus si
sentirà quasi in dovere di aiutare l'uomo a cui deve tutta la sua
carriera. Raccontare “The Truth About the Harry Quebert Affair” è
praticamente impossibile, perché i fatti sono velocissimi e
concitati, ed è una di quelle serie per la quale è giusto mantenere
il completo riserbo, perché, per chi non avesse letto il romanzo, va
vista, senza troppi spoiler, anche se la qualità non è
paragonabile.
La serie pur seguendo dettagliatamente la storia non ha
la stessa qualità delle pagine da cui essa è tratta e risulta non
essere all'altezza, non ha la stessa dose di eccitazione che ti
spinge a divorare le pagine del romanzo. Ma sprona sicuramente il
telespettatore a voler sapere come andrà a finire: cos'è successo
33 anni prima tra la quindicenne Nola, scomparsa il 30 agosto 1975 ed
il Professor Quebert, che si proclama assolutamente innocente perché
amava quella ragazzina di un amore puro che non troverà mai più
nella vita? Marcus Goldman, che dopo trent'anni si ritroverà a
riaprire il vaso di pandora, riuscirà a scoprire la verità tra
segreti, misteri, bugie, in questo racconto tossico e ricco di
avvenimenti? I personaggi che circondano la cittadina del New
Hampshire sono davvero quello che sembrano? Tanti i quesiti, tante le
cose da scoprire. Se non siete dei lettori accaniti e preferite la tv
ai romanzi, questa miniserie è sicuramente da vedere, perchè porta
in scena un thriller sorprendente, audace, accattivante ed
irresistibile.
“Devi scrivere di ciò che è
importante per te. Scaccia tutte quelle voci nella tua testa, quelle
che ti giudicano, che ti dicono su cosa dovresti o non dovresti
scrivere. Segui il tuo Dio... un'idea che ti coinvolga”
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