“Ti circondano prima ancora che tu
nasca: il calore, il ritmo, il battito di tua madre, gli effetti
sonori nel suo ventre... ti puoi muovere, sei nutrito e non devi
pensare a quello che può arrivare domani... tu vivi quel momento e
nient'altro... questa è la techno e questo sono io!”
“Beat” è la seconda serie
televisiva tedesca, dopo “You Are Wanted”, ordinata e prodotta da
Amazon Prime Video. Ideata da Marco Kreuzpaintner e pubblicata
interamente il 9 novembre scorso, la serie è arrivata in
contemporanea, lo stesso giorno anche in Italia. Ci troviamo in
Germania e la serie racconta la vita di Beat (Jannis Niewohner), un
ragazzo che lavora come promoter per il più famoso club techno di
tutta Berlino, chiunque è stato almeno una volta nel suo locale e
chiunque non può non dire di essere andato a letto col nostro
protagonista, maschio o femmina che esso sia. La vita di Beat infatti
è completamente sregolata, vive tra sesso, orge, feste fino
all'alba, fiumi di droga e molto altro, ma Beat non è soltanto
questo, ma è anche un ragazzo molto intelligente, che ha delle doti
nel campo degli affari e della tecnologia molto spiccate, proprio per
questo un giorno viene reclutato dai servizi segreti tedeschi per
diventare un agente sotto copertura. Da quel momento scoprirà cosa
realmente si nasconde dietro la società che lo circonda: la
corruzione, il marcio politico e finanziario, ma capisce anche quali
sono i suoi personali limiti. Insomma ci troviamo di fronte a quel
settore seriale ormai tipico nel quale al protagonista viene data una
seconda chance per cambiare la sua vita e stravolgerla. Tutto
comincia dal ritrovamento di due cadaveri appesi nel vuoto sul tetto
del locale dell'uomo.
Il Pilot ha un ritmo cadenzato e adeguato, un
po' come la musica techno che da il soprannome alla serie in
questione e al nostro protagonista, ma gli episodi durano un'ora,
decisamente troppo, e quindi dopo un po' risulta tutto troppo
pesante. Nel cast c'è anche: Emilia (Karoline Herfurth), donna mezza
russa e mezza tedesca misteriosa che sembrerebbe voler aiutare Beat
dopo essere stato arrestato a causa del ritrovamento dei cadaveri;
Emilia in realtà lavora per Richard Diemer (Christian Berkel), uomo
che tenta in tutti i modi di riuscire a convincere i servizi segreti
a reclutare Beat; Paul (Hanno Koffler) e Janine (Nina Gummich),
coppia amica di Beat, che hanno un figlio, ma il padre del bambino è
in realtà sempre il nostro protagonista; Jasper Hoff (Kostja
Ullman), è un ragazzo non pienamente lucido, ha la mente molto
labile, ma ha un sogno: conoscere quell'uomo che venera come un
fratello maggiore, infatti i due sembrano conoscersi da quando erano
bambini. Insomma in questa serie corale, piena di personaggi poco
caratterizzati, ruota tutto intorno a Beat, non ci sono altre
sottotrame che non siano legate all'uomo, il problema è che ci sono
troppe cose che riguardano Beat, troppi personaggi il cui filo è
legato indissolubilmente a Beat, tutto è troppo “Beat”. La serie
è sicuramente originale, l'incipit non è per nulla male, ma è
confusionaria, senza una caratterizzazione ben precisa, dove tutto è
caotico, violento, crudo, una serie molto fumo e poca sostanza. Il
cast, pur essendo poco conosciuto in Italia, è un cast molto
interessante, però alla serie manca qualcosa che possa spronarne la
visione di tutti i 7 episodi della prima stagione.
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