Intervista con Carmelo Pipitone



Domani esce "Cornucopia" il primo disco solista di Carmelo Pipitone.  Un gran bel disco che vi consigliamo già da ora. Abbiamo "per l'occasione" chiacchierato con lui per un'ora buona, questo è il resoconto, decisamente ristretto, ma le cose fondamentali ci sono tutte:

Partiamo dalle cose importanti… sei emozionato? Dopo Marta, O.R.k., Dunk, questo album è tutto tuo… finalmente aggiungerei…

 Beh molto … in un certo senso avverto quasi una responsabilità… è la prima cosa tutta mia… è un disco intimo per certi versi ed è cosi che mi piace fotografare questo momento… è un disco sostanzialmente  chitarra e voce, non vorrei che la gente si aspetti chissà che... "il disco che spacca" o roba del genere... anche perché non aveva semplicemente senso metterci dell’altro, è un pò come quando guardi un programma di cucina, come quelli che vanno di moda adesso e vedi tutte quelle aggiunte a una ricetta semplice, anche solo per decorare il piatto… beh io non cucino così, sono per la concretezza, per il piatto in se.

Sono canzoni che avevi nel cassetto da anni o sono più recenti? E più in generale come nasce tutto il progetto?

Tutto nasce da spunti musicali più o meno recenti… ho lavorato sui testi in particolare, che si concentrano sul periodo che sto vivendo, per il resto è stato tutto molto veloce come produzione,  Lef tra l’altro mi ha fatto considerare il fatto che non sarebbe male aprire le prossime date degli O.R.k.  ritagliandomi uno spazio tutto mio, e questo di fatto ha accelerato il processo.



“Cornucopia” fa inevitabilmente pensare all’abbondanza ma anche a un buon auspicio per il futuro.. beh la domanda mi sa che l’hai capita.

Hai presente “U Cuoppo” il fritto misto… quello dove si mette di tutto… e poi… mangi - E’ quella l’immagine che avevo in mente.

E' palese... Sei pronto per Masterchef Vip... “Vertigini a cuore aperto” mi fa venire in mente uno sorta di incrocio tra i Gomez di Bring It On (e so che questo può essere un riferimento reale quanto meno) e Occidente dei CSI




Tutto spontaneo, naturale… alcuni ci vedono influenze persino arabe, forse in maniera inconscia, saranno i tempi spezzati…

In “L’acqua che hai ingoiato” c’è una sensazione retrò più che un mood vero e proprio, che si sposa a meraviglia con le parole, credo sia il brano più poetico che tu abbia mai scritto... “31 lune” permettendo, o no?

E’ una sorta di d incubo in realtà, "una canzoncina" che si concentra in qualche maniera sull’essere annientato dalla vita, è un dialogo con me stesso dove mi manca l’aria “Houdini ti immagino come se fossi io” è questa la frase principale…  sto parlando con un altro me che poi sono sempre io, il tutto in maniera evidentemente surreale.

Ci sono tematiche sociali importanti trattate senza retorica in tutto l’album, penso in primis a “Come tutti” dove si parla di immigrazione o a “Il potere”

"Come tutti"... Il testo è di Alex Boschetti, io ho "tradotto in siciliano" la parte finale dove si scambiano i ruoli, tra Karim e un siciliano anche lui pronto per imbarcarsi… il tutto ha un senso decisamente paradossale… e anche in “Il Potere” c’è una visione allucinata… un inferno abbastanza caotico



Abbiamo parlato di Lef e di Boschetti, non possiamo tralasciare Nicolas Roncea che ti accompagnerà in giro per l’Italia

E’ stata la prima persona a cui ho pensato... la persona più aderente al live., più in generale comunque io, Lef, Alex e Nicolas… siamo un pò una sorta di Factory.

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