Jocelyn Pulsar - Contro i Giovani


Jocelyn Pulsar “dalla gioventù all’età adulta” passando per un matrimonio e una figlia, Francesco Pizzinelli in queste 7 tracce “Contro i giovani” sembra rivendicare il suo ruolo nella scenda indie italiana cantautorale (il nostro è attivo da ben 15 anni a dirla tutta) che sta riscuotendo un certo successo anche in termini di grandi numeri. Non è tanto per dire “Sono stato punk prima di te” ma  una constatazione decisamente più ampia, dei tempi che più che cambiare, passano velocemente più di quanto uno si renda conto, realmente… dai sogni di ieri alle certezze odierne c’è tutto un mondo che corre ed è agrodolce il ritratto di questa generazione catapultata… alle responsabilità che ne fa Pizzinelli, col suo cantato monocorde e le parole che trasudano quotidianità, alla ricerca di una felicità che in fondo è appena dentro casa.

“Bombe inesplose”:  ballad decisamente standard ma con belle armonie, di sicuro impatto: "Sinceramente non avrei mai pensato Che l ultima parola che mi avresti detto sarebbe stata “attento” Perché stavo cadendo, scendendo dalla macchina Dopo la spiegazione del perché il tuo lasciarmi fosse prima di tutto un tuo errore E per me un occasione”

“Scopamica”: funky leggero che non disdegna la melodia: “Ed è piu forte la paura di perdere della voglia di vincere e questo lo sai Ed è per questo che noi due non riusciamo a lasciarci, ma non ci sposeremo mai”

“Contro i giovani”: la title track è un “flusso d’incoscienza”, così come musicalmente procede per accumulo: "Dici “potevo avere molto di più” ma non lo sai? La vita è fatta soprattutto delle cose che non hai”

“Superman contro Van Damme”: dedica alla figlia, in questa delicata ballad: "Forse avere un figlio è come una partita a Tetris e ad un certo punto scende un pezzo tondo Che non se ne potrà andare mai e allora tanto vale iniziare a fargli un muro intorno"

“Mi volevo comprare un bar”: folk ballad:“Mi volevo comprare un bar, è sempre stato il mio sogno". Però adesso che c ho un età, la sera mi viene sonno”. ci piace immaginarla come un ipotetico lato b di “Aprirò un bar” degli Zen Circus

“Bangladesh”: con la chitarra protagonista, intima: “Il recensore entusiasta del mio disco, stasera è andato a sentire Calcutta, e mica me”.

“Le balene”: per chitarra e voce, spoglia e intensa: "Prendiamoci la vita come viene, pensiamoci ogni tanto alle balene che sono grasse e apparentemente senza amici eppure sembrano così felici"

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