“Le morti continuano... per
impiccaggione, avvelenamento, gas, uomini che si uccidono per
vergogna e paura. Io non credo che siano suicidi... io penso che
siano omicidi! Sono uomini ammazzati dalle leggi di questo Paese ed
io credo che sia arrivato il momento di smetterla!”
E' ancora una volta la BBC One a
stupirci con una delle miniserie più belle del 2018, stiamo parlando
della serie ispirata ad un fatto realmente accaduto: lo scandalo di
Jeremy Thorpe, politico britannico leader del partito liberale negli
anni '70 e membro del Parlamento britannico, il cui successo politico
abbe un notevole arresto il giorno in cui venne accusato di aver
avuto una storia omosessuale, che in quegli anni in Gran Bretagna era
considerato illegale. Questo ci racconta “A Very English Scandal”,
serie in tre puntate da un'ora ciascuna, tratta dal romanzo omonimo
di John Preston, che è anche colui che ne crea questa splendida
rivisitazione televisiva, per la regia di Stephen Frears. La storia
di Thorpe, qui interpretato da un elegante e virtuoso Hugh Grant, ha
fatto il giro del mondo, come il suo processo. L'uomo infatti venne
processato non solo per la relazione avuta con il giovane Norman
Scott, che qui ha il volto di Ben Whishaw, ma anche perché indagato
per aver cospirato sull'omicidio dello stesso.
Thorpe aveva
raccontato soltanto al suo carissimo amico Peter Bessell (Alex
Jennings) dell'incontro avuto con Scott, uno stalliere che lavorava
presso l'abitazione di suo carissimo amico. Ben presto però il
ragazzo viene licenziato e si reca da Jeremy per cercare un aiuto, ma
l'uomo, fin da subito ossessionato da Norman, si ritroverà a
condividere con il ragazzo molto di più e nasce tra i due una vera e
propria relazione. Norman però, con la sua mente molto labile, si
sente usato dall'uomo e così decide di minacciarlo. Sarà proprio
Peter a cercare di sanare la situazione. Nel frattempo la carriera di
Thorpe cresce, mentre i progressisti tentano di legalizzare
l'omosessualità con una nuova legge, Jeremy fa di tutto per essere
eletto leader dal partito liberale. Quindi per facciata e per avere
più possibilità alle elezioni, sposa Caroline (Alice Orr-Ewing),
dalla quale avrà ben presto un figlio, ma Norman torna all'attacco,
ha iniziato a lavorare come modello, ma continua a insinuarsi nella
vita del politico. Quest'ultimo perciò decide che è forse arrivato
il momento di prendere una decisione drastica per zittirlo
definitivamente. La storia, proprio forse perché è una storia
realmente accaduta, è estremamente potente, intrigante, accattivante
e la BBC fa un lavoro splendido nel riportarla in scena, costruendo
un piccolo gioiellino seriale, con un cast eccezionale, una regia
praticamente perfetta ed una narrazione sorprendente per 170 minuti
di puro godimento telefilmico. “A Very English Scandal” è uno
sguardo serio, visibilmente coinvolgente, ma anche spaventoso sulla
politica e sulla società che circonda quel mondo, dove si è davvero
disposti a tutto pur di mettere a tacere le minacce e le “voci”.
E ci si rende conto di quanto siano passati quasi 50 anni, ma ben
poco sia cambiato in questo ambiente.
Nonostante la bellissima
interpretazione di Grant, stupisce un po' tutti che sia ricaduta
proprio sull'attore la scelta di interpretare un “uomo scandaloso”,
quando lo stesso Grant ha creato nel corso della sua carriera non
pochi scandali. Insomma un
attore al centro di gossip clamorosi per interpretare un uomo che
è stato in un certo senso l'emblema di uno dei momenti più
scandalosi dell'Inghilterra politica. A conti fatti la serie offre dei bellissimi momenti, a volte
anche imbarazzanti, al limite del grottesco, ma di contro anche
lievemente romantici, in quell'amore, perché amore è stato,
segreto, privato, che unisce due anime diversissime, Norman e Jeremy,
un giovane che prende farmaci per la propria mente malata, ma che ha
voglia di amare e di vivere la propria omosessualità in maniera
libera e limpida, ed un uomo già rugoso, cupo, arcigno, che sembra
quasi una macchietta di se stesso, esagerato in moltissimi suoi gesti
ed interessato quasi esclusivamente al rapporto carnale in se e a
mostrare una doppia faccia, privata e pubblica. Hugh Grant e Ben
Whishaw potrebbero mirare al Golden Globe. La serie è arrivata pochi
giorni fa in Italia su Fox Crime. Assolutamente da non perdere.
Personaggi e doppiatori:
Jeremy Thorpe (Luca Ward)
Norman Scott (Emiliano Coltorti)
Peter Bessell (Luca Biagini)
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