La Rappresentante di Lista - Go Go Diva



“Go Go Diva” è il ritorno de “La Rappresentante di Lista”, un album vitale, viscerale, persino poetico, come chi in una relazione non ha paura di dire le cose come stanno, di gridare in faccia la verità, dove l'amore è solo un pretesto per un discorso decisamente più ampio. Undici canzoni che in tal senso denotano un’urgenza espressiva, una forza intrinseca che travalica la “forma” e arriva alla sostanza:

“Questo corpo”; sonorità trip hop trasognanti e trascinanti, dalla melodia irresistibile: “È una promessa che faccio a me stessa: io mi riprendo quello che mi hai portato via! “

“Ti amo”: “E mentre ti amo come mi ami tu mi ami come ti amo” variegata cantilena, coi fiati a inframmezzare

“Maledetta tenerezza”: funky dance nostalgico e lisergico: “Possiamo essere terribili. Possiamo essere magnifici. Ma in una notte come questa, siamo noi la meraviglia. Io e te a un passo dal lanciarci in pasto ai CANI”

“Alibi”: dub step, con una grande interpretazione vocale: “Quello che si dirà, si dirà. Quello che si dirà, passerà. Quello che resta senza fiato esplode”

“Giovane femmina”: delicata e acustica, intensa nel suo dipanarsi: “sei grande oramai puoi restare a bocca aperta senza inutili domande”

“Guarda come sono diventata”: sinuosa e ammaliante: “Ho bisogno di fottere, di tradirti e decidere di restare insieme Liberi e appassionati”

“The bomba”: filastrocca claustrofobica satura e distorta: “il figlio, adesso ho fatto il figlio x 2 qualcuno mi dovrà perdonare x 2”

“Panico”: eterea con gli archi in evidenza e un’interpretazione vocale teatrale e convincente: Mio padre e mia madre hanno ripreso a fare l’amore. Ti dico che è una festa, amore, e tutti ballano Non era il panico”

“Poveri noi”: electro pop ammiccante nel suo incedere con un ritornello, che si canta dopo mezzo ascolto “Solo un passo verso di noi se non va così poveri noi”

“Gloria”: atmosfere sospesa e a tratti sinistre con la ritmica che è un vero e proprio cuore pulsante a prendere il sopravvento: “Restami dentro amore e nell'acqua che è già su LOTTIAMO non sulla cresta dell’onda, ma dove cresce il mare”

“Woow”: “Rivestiti dei panni miei: sei la donna che vorrei! Stacci tu nei sogni miei,già che ci sei.” Oh che ti farei" evocativa e morbida nella strofa che si evolve in un ritornello solenne e complice al tempo stesso: “Non c’è niente di male, non vogliamo farci male”

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