“Guarda il tramonto... domani a
quest'ora precisa saremo lì a guardarlo insieme”
Creata da Omri Givon e basata
sull'omonimo romanzo di Amir Gutfreund, questa miniserie televisiva
israeliana in arrivo un po' in tutte le piattaforme Netflix del
mondo, “Quando gli Eroi Volano”, - mandata in onda sulla israeliana Keshet 12 - ci racconta una storia che
attinge dalla realtà, con una trama molto attuale, per farci
conoscere un settore, un pezzo di storia, ai più sconosciuta.
“Quando gli Eroi Volano” ci racconta infatti di un gruppo di ex
soldati israeliani che intraprendono un viaggio verso la Colombia
alla ricerca di una ragazza che tutti pensavano fosse morta. I 4
amici sono: Aviv (Tomer Kapon), Benda (Moshe Ashkenazi), Dubi (Nadav
Knights) e Himmler (Michael Aloni), mentre la ragazza è Yaeli (Ninet
Tayeb). La guerra è quella del Libano del 2006 e ci viene mostrata
la vita dei quattro ex colleghi e amici attraverso dei flash-back,
perché poi torniamo ai giorni nostri, dieci anni dopo e qui
scopriamo che i 4 non sono più amici come un tempo, le loro strade
si sono divise, ma si ritroveranno perché in una foto su un giornale
ricompare il volto di Yaeli, ex fidanzata di Aviv e sorella di Dubi,
che tutti credevano fosse rimasta uccisa in un incidente stradale.
Separati da rancori reciproci, i 4 si ritroveranno a partire per
Bogotà, per cercare la donna, ma anche per ricongiungersi, per
riscoprire il vero valore dell'amicizia. Partita come miniserie,
“Quando gli Eroi Volano”, in realtà avrà un continuo nella
storia, perché è stata rinnovata per una seconda stagione - a
nostro avviso un errore grossolano, perché la serie perderà
sicuramente il fascino di questi primi 10 episodi - non solo per il
successo notevole in patria, ma soprattutto nel resto del mondo,
successo dovuto alla vittoria come miglior serie Tv del 2018
assegnato durante la prima edizione di Canneseries, festival dedicato
al mondo delle serie televisive che si è svolto lo scorso anno a
Cannes, in Francia. Trasportati da questo, abbiamo deciso di dare una
possibilità ed occuparci per la prima volta di una serie israeliana
e dobbiamo dire che non ci ha deluso, anzi tutt'altro.
La serie è
forte, d'impatto, emotivamente empatica, è una serie originale,
innovativa, con una trama che scinde dal semplice e classico trauma
post ritorno alla vita normale, che si estranea anche da una
narrazione fredda e distaccata dei cosiddetti “eroi” moderni,
questi soldati che affrontano guerre di cui tutti ci dimentichiamo,
di cui in pochi parlano, in zone del mondo che sembrano lontanisse da
noi, ma che in fondo non sono poi così distanti e la serie narra
queste vite facendolo con una voce diversa, nuova, con il calore
dell'amicizia e con dei volti assolutamente sconosciuti: non sono i
classici attori da serial tv americano, sono 5 sconosciuti, o quasi,
ma non per questo meno preparati dei colleghi d'oltreoceano.
Conosceremo la guerra, i tramonti, le sottotrame di ognuno dei
personaggi, la giungla colombiana, l'asfalto, un percorso lungo,
intricato, tra menti e paesaggi sconosciuti. Poche le pecche, forse
un po' di banalità nei dialoghi, una regia che punta spesso ai primi
piani e poco al contorno, ma tutto sommato una signor serie, doppiata
in italiano anche molto bene. Il ringraziamento per avercela fatta
conoscere va ovviamente alla Netflix che ha iniziato questo 2019,
dopo svariati errori nell'anno precedente, col piede giusto, e ci
auguriamo che sia di buon auspicio. Per quanto riguarda “Quando gli
Eroi Volano” non possiamo far altro che promuoverla a pieni voti e
consigliarvela.
Personaggi e doppiatori:
Aviv Danino (Simone Veltroni)
Dubi Ashkenazi (Guido Di Naccio)
Yakir Benda David (Simone Crisari)
Himmler Friedman (Manuel Meli)
Yaeli Ashkenazi (Stella Musi)
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