Copperman di Eros Puglielli è un film dolce e crudele che non manca di divertire e di far riflettere allo stesso tempo, dove la sceneggiatura sembra uscita dalla penna di Ammaniti e la regia si muove tra paesaggi incantevoli e strade minacciose. Anselmo, uno straordinario Luca Argentero, è un bambino speciale, immerso tra i colori e cerchi rassicuranti, cresce solo con la madre (Galatea Renzi) perché il padre è un super eroe impegnato a salvare il mondo (così gli fa credere la madre per evitargli la triste verità dell’abbandono). Un giorno a scuola conosce Titti (Antonia Troppo), figlia dell’usuraio del paese che la madre esasperata arriva a denunciare e far arrestare. Ormai adulto, ma solo anagraficamente, Anselmo è diventato assistente dell’assistente di una casa di cura, ma soprattutto di notte protegge gli abitanti nelle vesti di Copperman. In una delle sue scorribande notturne si mette sulle tracce di un uomo che ha appena rubato al supermercato, c’è una colluttazione, l’uomo di rame sembra aver la peggio ma riesce comunque a seguire l’uomo fino a casa. E’ il padre di Titti. In una dicotomia precisa fatta di buoni e cattivi, luce e buio, bianco e nero, si dipana la vicenda, dove Copperman e Titti sono le facce di una stessa moneta che è stata spezzata e che si ricongiunge con non poca fatica, perché se da una parte c’è il mondo incantato di un bambino mai cresciuto che supera il dolore perché non si rende neanche conto di ciò che gli accade intorno, dall’altra c’è quasi l’impossibilità di rimuovere i traumi che hanno segnato un’intera esistenza. Da una parte il bambino che è rimasto tale, dall’altra una donna che non è mai stata bambina. Puglielli racconta con garbo e poesia, lasciando ora intendere, ora affondando il colpo, trovando un equilibrio.
"- Dai fammi un pompino - Mamma cosa ti ha detto di fargli il Signore? - Un liquore"
"- Per ringraziarmi voleva darmela, ma siccome non mi ha detto cosa, ho lasciato stare"
"- Nemmeno un pompino? - No sono astemio"
"- Negli anni il suo corpo si era modificato e adesso mi sto modificando anche io"
"- Anselmo sai che la mamma fa dei surgelati buonissimi"
"- Sei mai stato con una donna? - Certo, con la maestra, l'infermiera, con te e con la mamma un sacco di volte"
"- Che dici se restiamo da soli? - Cioè io a casa mia. e tu a casa tua? - No, da soli, insieme"
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