Green Book di Peter Farrelly racconta la storia vera del talentuoso pianista Donald Shirley (Mahershala Ali) che nell’America dei primi anni 60, intraprende un tour di due mesi nel profondo sud retrogrado e razzista, accompagnato dal factotum Tony Lip (Viggo Mortensen), ignorante, dalle maniere spicciole, ma di buon cuore. Dopo i primi inevitabili scontri i due finiranno per dare senso e prospettive nuove ognuno alla vita dell’altro. Se all’inizio del viaggio viene consegnato a Tony il libro verde del titolo che altro non è che un vademecum per evitare guai “se sei negro” facilmente ci rendiamo conto delle difficoltà che il tour comporta. C’è una domanda che ronza nella testa di Tony : il perché di quel viaggio, se la paga (come gli suggeriscono i musicisti di Don) è molto più bassa che al nord. La risposta sta nella ricerca interiore e nell’incontro con gli altri di un uomo che non riconosce i suoi simili, che sembra quasi non aver più radici ma non si sente comunque integrato nella "società dei bianchi". C’è un bellissimo monologo a tal proposito che riportiamo per intero:
“- Si Tony io vivo in un castello da solo e i ricchi bianchi pagano per sentirmi suonare e sentirsi colti, ma appena scendo dal palco torno ad essere solo un altro negro.Perché è questa la loro vera cultura e soffro da solo perché la mia gente non mi accetta. Perché non sono nemmeno come loro. Quindi se non sono abbastanza nero, ne' abbastanza bianco, ne' abbastanza uomo, dimmi allora Tony, che cosa sono?”
Di contro, c’è un uomo che sembra essere l’esatto opposto, un uomo sicuro di se, che ha imparato a stare al mondo, vivendo sulla strada, un uomo profondamente legato alla sua numerosa famiglia. Eppure anche lui ha bisogno in qualche modo di far pace con se stesso.
Ricco di immagini mozzafiato e di tanta ottima musica, Green Book non si perde mai per strada e mantiene un ritmo costante dosando per bene gli elementi, quando accelerare coi carichi di tensione e quando abbassare i finestrini e alleggerire opportunamente i toni, è un film tra l’altro decisamente attuale che non manca di far riflettere al punto che se non fosse "storia" sembrerebbe di stare in una sorta di realtà distopica, eppure si parla di appena 60 anni fa, mentre ancora oggi certe forme di ignoranza e razzismo tornano sempre più alla ribalta.
“- Io non aspetterei il mondo è pieno di gente sola che ha paura di fare la prima mossa”
“- Essere geni non basta, ci vuole coraggio per cambiare il cuore della gente”
“- Non vinci con la violenza, vinci quando mantieni alta la tua dignità.”
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