Sanremo 2019 - Quarta Serata - Le Pagelle



La sigla della quarta serata del Festival di Sanremo  è "Acqua dalla luna" e il balletto circense ha il suo perché. "Cucaio" presenta Il clown bianco e l'Augusto, ovvero la Raffaele e Bisio.
Mauro Pagani, Elena Sofia Ricci, Claudia Pandolfi, Joe Bastianich, Fernand Ozpetek, Camila Raznovich, Beppe Severgnini e Serena Dandini, sono la giuria d'onore che decretera' il miglior duetto della serata.

Ad aprire le danze sono Federica Carta e Shade con Cristina D'Avena: "Senza farlo apposta" vede il semplice intrecciarsi di una voce in più per il brano più a presa rapida dell'intero Festival: 6-

Motta e Nada in "Dove è l'Italia", il brano guadagna grazie al carisma della Malanima: 6,5

Irama e Noemi con "La ragazza con il cuore di latta" ma neanche Noemi può far niente con un testo del genere:4,5 ovviamente rimane uno dei brani più accreditati per la vittoria finale.



Spunta improvviso Ligabue subito dopo la pubblicità con "Luci d'America" che serve a innescare la gag della presentazione come si deve, molto, molto divertente, prima di "Urlando contro il cielo"  e "Dio è morto" con Baglioni. Da notare anche il testo del singolo del Liga, perfetto "per questo Festival".

Patty Pravo e Briga con Giovanni Caccamo: "Un po'come la vita" assume ancor più sfumature, 6,5
A fine esibizione la Raffaele non può non tornare sul bacio dietro le quinte ieri sera tra la Vanoni e la Pravo che ha fatto il giro del web.

Negrita con Enrico Ruggeri e Roy Paci :"I ragazzi stanno bene" acuisce la sua vis malinconica,6,5

Il Volo con il violinista Alessandro Quarta: "Musica che resta" ne guadagna tantissimo, perché apporta un elemento nuovo e dissonante che fa quasi si che il testo passi in secondo piano: 6



Baglioni e la Raffaele si esibiscono in "Giochi proibiti" almeno così dicono, ne viene fuori una gag quasi d'altri tempi, lui che suona e lei che cerca di montarsi la chitarra, non male:"Qui finisce la mia carriera - Si ma inizia la mia"

Arriva Anna Foglietta a presentare Arisa con Tony Hadley e la coreografia dei Katacklo'
"Mi sento bene" l'impatto visivo c'è, lei però non canta benissimo, 6-

A Melissa Greta Marchetto tocca invece presentare Mahmood con Gue' Pequeno che non aggiunge e non toglie niente a "Soldi" 6,5



Ghemon con Diodato e i Calibro 35 "Rose viola": è praticamente un altro brano, una sensualità meno black ma più diradata, paradossalmente il brano perde anche un pò: 7--

Francesco Renga con Bungaro, Eleonora Abbagnato e Frieddman Vogel "Asoetto che Torni" ma tutto è accessorio e distoglie l'attenzione dall'intimità del brano: 6-

Ultimo con Fabrizio Moro " I tuoi particolari" migliora grazie al nuovo arrangiamento e al di là di tutto se la lotta come dicono è tra lui e Irama, nonostante il ritornello alla Moda' è decisamente più auspicabile che vinca lui: 5,5

Bisio monologo sul figlio con il "posacenere pieno di canne, spero non solo sue" cervellotico,  epoca arriva Anastasio a renderlo vivo.. riuscito a metà.

Nek e Neri Marcore' "Mi farò trovare pronto" beh se il punto debole è il testo, gli stiamo pure a dare parvenze poetiche? 4,5

Boomdabash con Rocco Hunt e i Musici cantori di Milano"; "Per un milione" mezzo punto in più per i bimbi: 5



The Zen Circus e Brunori sas "L'amore è una dittatura" con tanto di fiati e un arrangiamento diverso, beh, così si sente meno la mancanza del ritornello: 7

Paola Turci con Beppe Fioello "L'ultimo ostacolo" una versione più smussata con un reading sul finale 6,5

Anna Tatangelo e Syria "Le nostre anime di notte" dove Anna ritorna ai tempi di Bastardo, come look tra qualche vocalizzo di mestiere con la collega: 5,5

Ex Otago con Jack Savoretti " Solo una canzone" ci sta decisamente bene la parte in inglese: 6+

Enrico Nigiotti con Paolo Jannacci e Massimo Ottoni "Nonno Hollywood" meglio in questa versione, non solo visivamente, perché l'arrangiamento allontana lo spettro di Tiziano Ferro: 5

Loredana Berte' e Irene Grandi "Cosa ti aspetti da me" Beh, che arrivi Vasco Rossi: 5-



Daniele Silvestri con Rancore e Manuel Agnelli "Argento vivo", questa canzone ha il dono naturale di peggiorare ascolto dopo ascolto, con Manuel Agnelli tocca livelli di repulsione che ci pare di stare in un incubo, la più grande delusione di questo Festiva, siamo troppo frastornati per dare un voto, è irreale, pensare a Silvestri e a Agnelli insieme e partorire sta roba: S.V.

Einar con Biondo e Sergio Silvestre vale lo stesso discorso fatto per il brano precedente, della serie,  si mettiamoci uno che è un metro più alto di me a far coreografia e l'autotune per essere moderni visto che il brano è quello che è, della serie al peggior  non c'è mai fine: S.V.

Simone Cristicchi con Ermal Metà "Abbi cura di me" soltanto lievi sfumature in questa versione a due: 6,5

Nino DAngelo e Livio Cori con i Sottotono "Un'altra luce" sto dialogo tra padre e figlio con tutte le contaminazioni di sto mondo proprio non riusciamo a digerirlo anche con Tormento : S.V.



Achille Lauro con Morgan " Rolls Royce" chiude il cerchio, inevitabile lo spessore e la performance che ne deriva: 5,5

A vincere il premio per il miglior duetto sono Motta e Nada, nella fretta generale e tra qualche fischio, a parer nostro il premio doveva andare agli Zen Circus, ma è il caso di dire che
in questo caso il premio è rimasto in famiglia.

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