Con Allegri? E' la domanda


Non è stata una vittoria netta, è stata una vittoria nettissima, al di là di qualunque punteggio finale, che poteva essere appannaggio dei lancieri, per uno, se non per due gol di scarto. Non è su questo che deve soffermarsi il tifoso "juventino" o meglio la dirigenza stessa, ma piuttosto sulla differenza abissale di condizione atletica, qualità del palleggio, organizzazione di gioco. Su questo ultimo punto, se non ti girano le gambe, va da se, o meglio "non va e basta" ma è anche vero che in due partite la Juventus è stata dominata per almeno 80 minuti buoni e che i gol al passivo sono finanche pochi, perché appunto "sono giovani, loro... e non "iene", come voleva Allegri i suoi. "Eh Max io te l'avevo detto, direbbe un neanche tanto immaginario Arrigo Sacchi",  perché il punto centrale, oltre al capire il perché l'Ajax, nonostante il campionato ancora aperto, abbia girato a pieno regime e la Juve sia durata 40 minuti, è proprio questo... ovvero "il gioco",  questo sconosciuto, sia per disquisizioni tattiche, tanto care all'Arrigo nazionale, sia per la tanto decantata rosa bianconera, che alla resa dei conti, è arrivata spuntata in difesa, senza Capitan Chiellini, l'unico vero insostituibile della BBC e senza quel Benatia, partito a gennaio, che avrebbe fatto comunque comodo,  e a dire il vero anche in attacco, con un Ronaldo al 30 per cento e più di metà parco attaccanti acciaccato. Ma il fulcro del gioco è il centrocampo e infortuni a parte, contro il Barcellona, sembrano passati secoli più che giocatori, questa squadra schierava Vidal, Pirlo, Pogba e Marchisio... tutti o quasi al massimo della carriera, oggi... oggi no...  è da qui che passa "il gioco" ed è qui, che infortuni a parte ripetiamo "la Juve ha perso la partita", totalmente in balia di De Jong e compagni. Non è una questione di km percorsi, ma di come li fai per inciso, Pjanic ad esempio ne ha fatti ben 12... L'Aja, al di là di tutto, ha reso onore al "calcio totale" andando a svuotare e riempire gli spazi, cincischiando solo per eccesso di estetica o estrema sicurezza dettata dalla giovinezza e/o spavalderia, la Juventus ha perso in toto, sulla distanza, arrancando e mettendo pezze qua e la, grazie alle giocate dei singoli. Non deve esserci nessuna recriminazione e neanche tristezza di sorta, è una sconfitta, che deve far riflettere e far capire una volta per tutte che servono i campioni, ci mancherebbe, ma che per provare a vincere, occorrono quanto meno, preparazione atletica e organizzazione tattica, è il minimo sindacabile, oltre a capire che è il centrocampo il fulcro di ogni squadra, perché è da li che passa il gioco, il gioco... questo sconosciuto.  L'Ajax ha regalato ampi scampoli di bel gioco, dettati da un'organizzazione, da un'idea, oltre che da piedi telecomandati... la partita è tutta qui. C'è nulla da recriminare, solo la convinzione di ripartire capendo gli aspetti che sono venuti a mancare... "oggi come ieri"verrebbe da dire..
Con Allegri? E' la domanda.

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