UnTimore
è il nome d’arte di Numitore Fiordiponti (nonché anagramma del suo nome), un
cantautore che si potrebbe definire “d’altri tempi” per la capacità di
spogliare la realtà dei suoi abiti più vistosi e dei suoi trucchi più pesanti,
tornando all’essenza delle cose. Il
suo primo singolo è “Illusi Reclusi” e di questo e molto altro abbiamo parlato
direttamente con lui in questa intervista.
Bentrovato
UnTimore. Presentati ai nostri lettori.
Ciao
a tutti i lettori, mi chiamo Numitore e sono molto lieto del vostro invito, ci
conosceremo meglio durante l’intervista.
Da
poco è uscito il tuo primo singolo, “Illusi Reclusi”. Qual è il messaggio che
vuoi comunicare con questo primo singolo?
Trasmettere
un messaggio è una conseguenza della scrittura, non è un obiettivo. Scaturisce
dal senso che diamo al testo. L’idea del testo di “Illusi Reclusi” è nata
perché volevo mettere in fila un po’ di luoghi comuni che ci convincono a
posizioni ferme e indubitabili. Il risultato di questa impostazione mentale lo
vediamo tutti i giorni. Uno spettacolo triste e penoso.
L’oscurità
delle immagini del videoclip che accompagna “Illusi Reclusi” è legata ad un
fondo di pessimismo relativo al messaggio del brano oppure la scelta di un
video che privilegia il nero è puramente stilistica?
La
scelta stilistica del nero è funzionale al senso del brano. È l’oscura
rappresentazione della prigione mentale in cui il luogo comune ci imprigiona.
Le grafiche montate sul mio viso sono a tratti grottesche, come lo sono i
luoghi comuni travestiti da opinione.
Tra
non molto uscirà il tuo disco, di cui “Illusi Reclusi” è singolo di lancio. Dal
momento che sia tu che il resto della band suonate da diversi anni, nell’album
troveremo anche pezzi datati oppure tutte le canzoni al suo interno sono nate
proprio in vista di questa pubblicazione?
Ci
sono brani che attraversano un arco temporale abbastanza lungo. La
pubblicazione si è concretizzata solo nel momento più adatto. Doveva allinearsi
la costellazione di Orione… (scherzo ovviamente!). Mi premeva molto la scelta
dei musicisti e questo ha richiesto parecchio tempo.
C’è
chi ama scrivere quando è triste, chi al contrario lo fa quando è più sereno,
chi poi scrive in entrambe le situazioni, dando vita ovviamente a brani diversi
in base allo stato d’animo. Per UnTimore qual è il momento migliore per
dedicarsi alla scrittura delle canzoni?
Sono
introverso e tendenzialmente pessimista, la differenza tra i due stati d’animo
che ho notato riguarda la velocità con cui concretizzo le idee. Nei momenti di
tristezza riesco a finalizzare con più immediatezza; nei momenti di serenità
tendo a essere più dispersivo.
Prima
la musica e poi le parole o prima le parole e poi la musica?
Prima
l’idea. Che sia una frase del testo, un fraseggio musicale, un riff o un beat
di batteria non importa. Cerco un appiglio ideativo con cui sviluppare il
brano.
Abbiamo
letto che sei “pugliese d’origine ma toscano d’adozione”: in pratica hai legami
con due delle più belle regioni d’Italia. Cosa ami maggiormente della Puglia e
cosa ti attrae di più della Toscana?
Questa
è la domanda più difficile dell’intervista. Inutile dilungarmi sul cibo, il
mare o la qualità della vita di entrambe. Della Puglia, nello specifico Trani
dove ho vissuto fino al 1996, amo i ricordi bellissimi della mia adolescenza.
Della Toscana amo i toscani. La mia Toscana preferita è Francesca, la mia
compagna da dieci anni.
Tornando
alla musica, l’impressione che si ha con questo tuo esordio discografico è che
tu sia una persona che ama raccontare e raccontarsi. Nei tuoi live c’è spazio
per un dialogo con il pubblico, come fanno molti cantautori, o preferisci far
parlare solo la musica?
Raccontare
con la musica mi piace molto, raccontarmi a prescindere molto meno. Non parlo
molto durante i concerti, il mio ideale di live è un flusso continuo di musica.
Preferisco tener viva la tensione emotiva attraverso la musica.
A
proposito di live, hai già delle date programmate per l’immediato futuro?
Non
ancora, ma ci stiamo lavorando. Per rimanere aggiornati visitate www.untimore.com e UnTimoreBand su Facebook.
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