“Mi scusi, come si perdona qualcuno
che investe tuo marito e poi scappa lasciandolo dissanguato sul
ciglio della strada? Come si perdona?”
Altra serie Netflix, “Dead to Me”
è, come sempre avviene per tutte le comedy del canale on demand, una
serie che racchiude in se anche una tematica drama di base, stavolta
molto forte. Qui la chiave drammatica viene data dalla morte, da cui
parte tutto e che fa nascere anche un'amicizia tra due donne, che è
la chiave principale della trama di “Dead to Me”. Jen è una neo
vedova, agente immobiliare, il cui marito è morto in un incidente
stradale e adesso la donna, con il sarcasmo che la contraddistingue,
cerca di sopportare una situazione di dolore che la spinge verso un
gruppo stile alcolisti anonimi, di persone che stanno superando il
suo stesso tipo di sofferenza. Lì conosce Judy, anche lei per la
prima volta al gruppo di sostegno, che racconta che ha perso il suo
fidanzato per colpa di un infarto, e che cerca di attaccare subito
bottone con Jen chiedendole un abbraccio. Le due non possono essere
più diverse, ma nella diversità, si sa, spesso nascono le più
grandi storie di amore e di amicizia, come in questo caso.
Interpretate rispettivamente da Christina Applegate e Linda
Cardellini, le due sono il punto focale di tutta la trama e riescono
a centralizzare tutta l'attenzione su di esse, con una
interpretazione splendida di due personaggi dalla caratterizzazione
eccellente, accompagnate dagli ottimi dialoghi e da alcune battute
davvero esilaranti.
Il cast tra l'altro è estremamente interessante
in ogni sua parte, troviamo infatti anche: James Marsden, che
interpreta Steve, ex fidanzato di Judy; Max Jenkins, nei panni di
Christopher, socio in affari di Jen; Sam McCarthy, nel ruolo di
Charlie, e Luke Roessler, in quello di Henry, figli di Jen; ed infine
uno strepitoso Edward Asner, che qui interpreta Abe, amico di Judy
della casa di riposo dove la donna lavora. La serie è, in ambito
comedy, una delle cose più belle di questo 2019. Intervallata da una
colonna sonora che riempie tutto, dall'espressività della Applegate
che potrebbe mirare a qualche premio importante per il ruolo di Jen e
grazie ad una trama che unisce, un po' come in “Grace &
Frankie”, con qualche pizzico di “Desperate Housewives”,
l'amicizia tra due donne che più diverse non si può, ma
assolutamente compatibili, complici, che si compensano, attraverso
uno humor nero che crea situazioni imbarazzanti e divertenti. Tra
l'altro la serie racchiude anche molti momenti sorprendenti e segreti
che non vogliamo spoilerare, ma che mettono brio e portano la
narrazione a dei livelli molto audaci e non è di certo semplice per
una commedia riuscire a sorprendere oggi come oggi. Ci troviamo di
fronte quindi ad una dark comedy, un po' mistery, assolutamente
imperdibile, che appassiona, coinvolge il telespettatore, emoziona,
mantenendo sempre alta l'attenzione sul punto focale dello show: il
sorriso, qui mixato egregiamente con l'inadeguatezza della perdita,
attraversata si con dolore, ma anche con quel piglio cinico che solo
le donne possono avere.
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