Sembra più maturo dei
suoi 37 anni Rocco Rosignoli, cantautore parmense giunto al suo
quarto album di inediti: “Tutto si dimentica”. Il
polistrumentista, che negli anni ha macinato collaborazioni, palchi e
musiche per il cinema e per il teatro, in realtà con l'espressione
che dà il titolo al disco autoprodotto, vuole amaramente
bacchettarci, dirci che sì, dimentichiamo il passato ed è per
questo che stiamo vivendo un brutto presente non mettendo le basi per
il futuro. Amaro e realista, in verità. Ma lui, Rosignoli, la storia
non la dimentica, anzi. Ce la dà in pasto in queste canzoni di
cantautorato sociale doc, politico quanto basta. Perchè è di
cantautori coraggiosi – magari non precisi, magari storti – che
c'è bisogno.
“Al di là da quel fiume” è un
folk con la fisarmonica in evidenza, con la voce di Rosignoli col
piglio da Modena City Ramblers: “Ho chiesto a mio padre: Mi mostri
il tuo viso?”... uno spiritual made in USA molto dilatato che è un
tutt'uno con “Tutto si dimentica” dove il nostro spalma una
ritmica quasi flebile, che entra in punta di piedi. A ricordarci di
quanto sia importante non scordare la storia, la nostra storia e
quella di un Paese. In “Almen nel Canto” gli arpeggi accompagnano
la voce: “Ma dentro al canto, almen nel canto non vogliam padroni,
portiamo un peso sulla nostra schiena...”.
Il bouzouki crea un
mantra in “Il Mulattiere”, altro cupo folk, come quel “bosco
scuro”, di lande desolate, di paesaggi selvaggi, di fanciulle e
canti melodici, sognante e delicata. Arpeggi medievali accolgono “Te
nel Deserto” che cambia scenario, “mondi perduti”, “errori
lontani” e Rosignoli canta precario e ispirato per proseguire con
“Icaro” della songwriter Anne Lister, qui tradotto: “E quando
hai detto “io volerò” non pensavo fossi serio” ed infatti
“Qualcuno nasce per volare, qualcuno marcia solo” e a volte
bisogna rischiare, con la consapevolezza che la felicità spesso è a
caro prezzo. Lo stesso mood lo si ritrova in “Colline”,
malinconica negli arpeggi e nell'armonica: “Ho trovato una terra
cattiva, è la mia, e non ci so tornare” e qualsiasi riferimento
NON è puramente casuale... il pezzo è tipico dei canti
partigiani...
“Piccola canzone per me” è dedicata
specificatamente a Claudio Lolli, storico cantautore di razza della
scuola romana che ci ha lasciato il 17 agosto 2018. Un bagaglio di
perle il suo, carezze a tutti i suoi “zingari felici”. L'armonica
e l'acustica arpeggiata sono un perfetto omaggio a Lolli, e
attraverso questa memoria, Rocco Rosignoli ripensa un po' a se
stesso, recuperando ricordi, volti, “libri”, la sua fanciullezza,
per usare un termine poetico come la scrittura dei testi di questo
album.
“La forza del branco” si può
ascoltare in “L'Ululato” con le 6 corde decise, il basso
risoluto... ma attenzione “all'orgoglio del lupo”, cieco di fame
e “di brama di sangue”. “Celebravamo Cantori Anonimi” ha un
parterre di ospiti non indifferente: Davide Giromini, Alessio Lega,
Max Manfredi, Francesco Pelosi, Rebi Rivale. Il brano è da intendere
in prima persona, perchè i Cantori Anonimi sono loro, per cui le
“rivoluzioni” sono ancora “miracoli”: chitarre più
frenetiche dei brani precedenti: “Ora siam senza voce e ci tacciano
di non capir le regole di un gioco che punisce il più debole e non
ci premierà” è un manifesto da elevare nel contesto attuale della
musica italiana, l'ennesimo aspetto di un Paese allo sbando, in cui a
regnare è una generica sotto-cultura. Dovremmo tornare a ribellarci
nelle piazze, se ancora ne abbiamo la forza. Sul finale la bonus
track “Sul selciato di Piazza Garibaldi (I Sette Martiri)”, più
attuale che mai, visti i tempi storico-politici: il basso espressivo
si prende la scena, vince sulle elettriche e sulla batteria, poi sul
finale siano benedetti i violini. Il resto è storia: in Piazza
Garibaldi, a Parma, furono fucilati dalla Brigata Nera il 1°
settembre 1944 sette partigiani antifascisti: Giuseppe Barbieri,
Vincenzo Ferrari, Gedeone Ferrarini, Afro Fanfoni, Eleuterio Massari,
Ottavio Pattacini e Bruno Vescovi. Storia che non vogliamo
dimenticare.
Commenti
Posta un commento