NOS4A2 (AMC/Amazon Prime Video)



“Io capisco che significa sentirsi soli, sentirsi come se fossi l'unico rimasto al mondo”

La AMC torna all'horror dopo il successo planetario di “The Walking Dead” e stavolta lo fa con “NOS4A2”, serie che ci fa conoscere Ashleigh Cummings, attrice semi-sconosciuta, alla sua prima vera esperienza attoriale che qui interpreta in maniera egregia Vic McQueen, una giovane artista con il sogno di studiare in una scuola d'arte, i cui piani vengono distrutti non solo dal fatto di appartenere ad una famiglia economicamente disastrata, ma anche perché scopre di possedere il potere sovrannaturale di essere, in un certo qual senso, collegata ad una entità immortale: Charlie Manx, che ha il volto del bravissimo Zachary Quinto. E' lui ovviamente il cattivo di turno – perché al povero Quinto sempre questa parte tocca – che si nutre delle anime dei bambini per rimanere giovane. Manx infatti rapisce i bambini e li porta in una specie di Paese Natalizio dove tutti i bimbi sono apparentemente felici. Dietro le quinte lo stesso showrunner di “Fear the Walking Dead”, sempre abbastanza cupo e molto solenne nei dialoghi, ma che qui sfrutta l'inquietudine di una trama che però fa molta fatica a decollare.



Le atmosfere ricordano molto Stephen King ed il perché è presto spiegato: il romanzo dal quale è tratta la serie tv è scritto da Joe Hill, figlio di King. La serie in se è decisamente macabra e a tratti parecchio raccapricciante: orrendi sono i bambini quando Manx toglie loro l'anima. Nel cast anche i genitori della ragazza: Linda (Virginia Kull) e Chris (Ebon Moss-Bachrach) e la spalla destra di Manx, Bling (Olafur Darri Olafsson). Contornati da un'altra serie di personaggi secondari, ma comunque funzionali alla trama, il cast è senza alcun ombra di dubbio la forza dello show che però non riesce assolutamente ad essere all'altezza dello spettacolo e delle performance degli attori. “NOS4A2” a tratti sembra un teen drama grottesco, poi si evolve e diventa troppo cupo, in una narrazione altalenante che si indirizza verso un pubblico più adolescente. E' vero che nel corso delle puntate qualcosa si evolve e matura, ma la serie rimane comunque tiepida, nonostante contiene in se una creatività molto valida, ci sono personaggi davvero originali e splendidamente caratterizzati, forse proprio il personaggio migliore, quello interpretato da Quinto, è purtroppo il meno riuscito e non per mancanza interpretativa, ma proprio perché non si riesce a dare potenziale alla figura di Manx in se. Peccato perché la profondità di alcune scene, a volte agghiaccianti, non riescono ad accrescere i toni di uno show che non riesce nemmeno pienamente a rendere giustizia ad un romanzo pieno di brivido e di pathos, una serie dove si predilige di più raccontare l'aspetto drammatico dei personaggi che la parte horror in se, che è concentrata solo in pochi punti qui e là.



Partita sulla AMC il 2 giugno e distribuita dal 7 giugno su Amazon Prime Video, la serie è composta da 10 episodi da circa 50 minuti ciascuno ed è indirizzata ad un pubblico giovane che predilige le serie più cupe e paurose rispetto ad i teen drama classici da The CW.

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