Lavinia Mancusi vince il contest "Zonta premia la Canzone d'Autrice"


E' Lavinia Mancusi ad aggiudicarsi il primo posto alla terza edizione del contest Zonta Premia la Canzone d'Autrice.

Le vincitrici delle passate edizioni sono state, nel 2017 la genovese Martina Vinci con il brano "Scomoda" e nel 2018 Chiara White con il brano Chiedimi Ancora. Il contest ideato dallo Zonta Club Genova Due con il supporto del Lilith Festival ha lo scopo di sostenere le donne che fanno musica attraverso la produzione di un singolo e/o di un videoclip.
Lavinia Mancusi nasce a Roma il 29 maggio 1984.
Grazie agli stimoli familiari compie diversi viaggi all'estero, esperienza che le consente, sin dalla più tenera età, l'approccio a molteplici culture nella loro forma più autentica e popolare. Il suo lavoro si svolge nel campo musicale soprattutto di origine etnica e popolare, nutrito dalla passione e dalla curiosità per le ritmiche e le sonorità dell'umanità arcaica.
Inizia a sette anni lo studio del violino con il M° Massimo Pastorello presso la Scuola Popolare di Musica di Testaccio di Roma.
Agli stessi anni risalgono le prime esperienze in formazioni coristiche con il M° Amedeo Scutiero. Sempre agli anni dell'infanzia risale lo studio della danza classica prima e di quella contemporanea poi (tecnica Graham e Nuova Danza), percorso che approda nello studio e nella pratica del repertorio coreutica tradizionale del Centro e Sud Italia.
Nel corso degli anni approfondisce la tecnica violinistica con i Maestri Tiziana Mangione (primo violino dell'Orchestra Sinfonica di Roma), Marco Fiorentini (Arts Academy), Carlo Cossu e Antonio Fraioli.
Al 2006 risale l'incontro con la musica tradizionale italiana a partire dall’incontro e dalla collaborazione in qualità di polistrumentista e danzatrice nella formazione I Tamburi del Vesuvio con il M° Nando Citarella, con il quale studia canto e tamburi a cornice italiani.
Studia con Lucilla Galeazzi (canto popolare) e Daniela Carletti (canto jazz e moderno).
Con il M° Gabriele Gagliarini approfondisce le ritmiche mediterranee e sud-americane.
Del 2013 è la sua opera prima Semilla, una coproduzione Mancusi/Gagliarini/Modugno.
Del 2018 è Semilla vol. II nel quale prosegue la ricerca, insieme a Gabriele Gagliarini, fra le sonorità popolari, con uno sguardo più attento alle culture del Sud America.
Sempre al 2013 risale l’inizio della sua collaborazione come voce solista e polistrumentista con l’ensamble di musica mediterranea Takadum Orchestra di Simone Pulvano e Gabriele Gagliarini.
Nel 2014 fonda, insieme alle organettiste Monica Neri e Rita Tumminia, il trio femminile Lamorivostri, progetto di folk d’autore. Con il brano Lamorivostri (M. Neri) si classificano fra i 9 finalisti del Premio Parodi 2016. Nel 2018 con il brano Teresa di mare è inserito nella compilation Yayla- Musiche Ospitali (Appaloosa Records & Centro Astalli))
Nel 2015 inizia la sua collaborazione con il cantautore Alessandro Mannarino come cantante e polistrumentista per i suoi tour Corde 2015 (2015), Apriti Cielo Tour (2017) e L’Impero Crollerà (2018).
Nel 2016 inizia la collaborazione con Marco Abbondanza, direttore artistico del Festival Sete Sòis e Sete Luas in Portogallo, nell’ ambito del progetto Rhytmes des Sete Luas.
Insieme al violinista Olen Cesari gira il mondo con il progetto ICO – International Clandestine Orkestra.
Dal 2012 al 2017 è stata voce solista e polistrumentista della Med Free Orchestra (ICompany), con la quale ha partecipato a due edizioni (2015 e 2016) del Primo Maggio di Roma in Piazza San Giovanni, collaborando con personaggi del calibro di: Fabrizio Bosso, Javier Girotto, Fausto Mesolella, Ennio Fantastichini, Erri De Luca, Francesco Baccini, La Rappresentante di Lista, Ilaria Graziano e Francesco Forni, Las Madalenas, Matteo Gabbianelli, Roy Paci e molti altri.
Da anni sostiene attivamente con attività concertistica Emergency e l’associazione Mango Onlus.
Fra le collaborazioni più importanti ci sono Eugenio Bennato, Ambrogio Sparagna, Muro del Canto e William Kentridge.
Nel 2019 inizia la collaborazione con il sassofonista Daniele Sepe.
Nel 2019 è fra i quattro vincitori della XXX edizione di Musicultura con il brano Ninù (Mancusi-Capone-Caselli) e aggiudicandosi i premi “A certain regard” per la migliore esibizione e il Premio del Pubblico.



Ph. Paolo Palmieri.jpg




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