“Sai di cosa ha bisogno questo Paese?
Amore. Solo l'amore dei veri patrioti può tirare fuori questo paese
dal vile pantano dell'immoralità, della corruzione e del peccato nei
quali è sprofondato”
“Pennyworth” è basata sull'omonimo
personaggio della DC Comics, è trasportata sul piccolo schermo da
Billy Finger e Jerry Robinson. Alfred Pennyworth non è altro che il
famosissimo maggiordomo della famiglia Wayne, che tutti abbiamo
sempre conosciuto semplicemente come Alfred, ma in pochi conoscono la
sua storia. L'uomo infatti è un ex soldato del SAS dell'esercito
britannico che decide di formare una compagnia di sicurezza privata
nella Londra degli anni '60, mentre nel frattempo lavora in un club
londinese come buttafuori. Lì verrà preso di mira dalla Raven
Society che sta cospirando per conquistare il governo britannico.
Inizierà così a lavorare insieme a due agenti americani della No
Name League, Thomas Wayne e Martha Kane, che diventeranno i genitori
di Bruce Wayne, alias Batman. Ad interpretare Alfred c'è Jack
Bannon, mentre i volti che ridanno vita per l'ennesima volta a Thomas
e Martha sono rispettivamente quelli di Ben Aldridge e Emma Paetz.
Nel cast ci sono anche: Deon “Bazza” Bashford (Hainsley Lloyd) e
Wallace “Dave Boy” McDougal (Ryan Fletcher), vecchi amici del
protagonista, anch'essi dell'esercito; Mary (Dorothy Atkinson) e Mr.
Pennyworth (Ian Puleston-Davies) genitori di Alfred; ed infine i
cattivi: Bet Sykes (Paloma Faith), sociopatico crudele e perverso e
Lord James Hardwood (Jason Flemyng), il primo garante ed il secondo
leader della Raven Society.
L'idea di raccontare finalmente la vita
di Alfred è veramente interessante, perché chiunque si sia mai
anche lontanamente avvicinato alle storie di “Batman” si è
sempre chiesto chi fosse e da dove venisse quell'uomo che accudiva e
proteggeva Bruce fin dalla sua infanzia, in più per la prima volta
vediamo i genitori di Bruce Wayne in una veste differente, dato che
li abbiamo sempre visti uccisi a colpi di pistola in un vicolo di
Gotham mentre Bruce era poco più che un bambino. Qui esploreremo
quindi la vita di alcuni personaggi molto famosi, ma dei quali
sappiamo veramente poco. In se la serie quindi risulta interessante e
accattivante, spinge il telespettatore a fidelizzarsi ad essa grazie
anche al carattere tipicamente spionaggistico della serie e alle
eccellenti scenografie ed effetti visivi. Buono il cast e avvicente
l'aspetto più propriamente thriller. “Pennyworth” mantiene un
tono leggero, spesso ironico, con dei dialoghi intelligenti ed una
narrazione dal ritmo spedito. Insomma questa nuova serie della Epix,
che arriverà in autunno in Italia nel nuovo canale on demand Starz
Play, ha il volto familiare di qualcosa che si pensa di conoscere, ma
che in fin dei conti non si conosce per niente.
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