“Questa storia ha inizio in un altro mondo, un mondo che è allo stesso tempo simile e dissimile dal vostro. In questo mondo l’anima umana assume la forma fisica di un animale, detto Daimon. Il legame che c’è tra un umano e il suo Daimon è sacro. Da secoli questo mondo è controllato dal potentissimo Magisterium, tranne le lande selvagge del nord, dove le streghe mormorano di una profezia, la profezia di una bambina con un grande destino”
Parte da qui “His Dark Materials”, serie co-prodotta da due colossi della televisione mondiale: BBC e HBO – in Italia arriverà dal primo gennaio su Sky Atlantic – tratta dalla trilogia letteraria omonima di Philip Pullman che unisce anche elementi tratti da un altro romanzo dello stesso autore: “Il libro della polvere”, che sarebbe un equel della trilogia originaria, cioè una storia parallela. Raccontare la trama della serie, così come i romanzi, è veramente complicato per l’innumerevole quantità dei personaggi e per le eccessive sottotrame, quindi cercheremo di spiegare al meglio l’incipit, da dove la storia prende forma. E non possiamo che partire da Lyra Belacqua, interpretata da Dafne Keen, protagonista indiscussa: dodicenne di una Oxford che fa parte di un mondo parallelo. In questo universo le persone sono accompagnate da un Daimon, che sarebbe l’anima della persona stessa che come un’ombra cammina al fianco dell’individuo sotto forma di animale fino al raggiungimento della maturità dello stesso. Il Daimon di Lyra si chiama Pantalaimon ed ha la voce di Kit Connor. La ragazza ha anche la capacità di saper leggere l’Aletiometro, uno strumento che misura la verità e che quindi permette di avere tutte le risposte a qualsiasi domanda. Da qui parte anche la profezia di cui si parla nell’incipit, perché grazie a questa sua capacità la ragazza verrà ritenuta un profeta. Per questo motivo verrà inseguita dalla Corte Concistoriale e nel suo percorso di fuga si ritroverà davanti streghe, gyziani e orsi corazzati e si renderà conto ben presto di non potersi fidare di nessuno.
Del numerosissimo cast andiamo a ricordare soltanto: Ruth Wilson (“The Affair”, “Luther”), nei panni della gelida madre di Lyra, manipolatrice ed ex amante di Lord Asriel, che ha il volto di James McAvoy (Charles Xavier della saga cinematografica sugli “X-Men”); ed infine Clarke Peters nei panni del “maestro”, alias Dott. Carne. Di certo “His Dark Materials”, la cui sceneggiatura è stata affidata a Jack Thorne, è una serie a dir poco ambiziosa, un po’ come fu “Harry Potter” o “Il Signore degli Anelli”, ma qui non siamo al cinema e la Tv è decisamente un’altra cosa. La serie di certo va seguita con attenzione e interesse, stiano quindi lontani tutti coloro che non amano il fantasy. Creata probabilmente per lo più per far piacere ai fan di genere, la serie risulta visivamente molto interessante, dalla narrazione veloce e dalla trama piena di misteri e segreti da scoprire, potrebbe però risultare anche un po’ “no-sense”, ci sono davvero scene che richiedono la massima attenzione, a meno che non si siano già letti i libri e quindi risulterà tutto più semplice.
“His Dark Materials” è sicuramente un viaggio emozionante adatto a chi è abituato a saghe stile “Game of Thrones”, con degli aspetti tecnici di sicuro impatto, ma in questo caso manca di empatia immediata col telespettatore, ha bisogno di tempo per essere compreso. Di certo elemento di spicco della serie è, non c’è forse nemmeno bisogno di sottolinearlo, il cast, splendido in ogni sua parte. La serie è già stata rinnovata per una seconda stagione.
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