Management "Come la luna" il video


Fuori oggi il video di "Come la luna" dei Management, tratto dal loro nuovo album "Sumo".




Come La Luna

Pubblicato da Full Heads
Distribuito da Believe Digital / Audioglobe

Testi di Luca Romagnoli
Musiche di Marco Di Nardo
Produzione artistica di Marco Diniz Di Nardo
Edizioni: Graf Srl

Mix e mastering di Andrea Suriani
Registrato presso Auditorium Novecento con la collaborazione di Fabrizio Piccolo

Video di Duilio Scalici

Prodotto da Graf Srl
Produzione esecutiva di Gabriele Fiorentino

www.management.cool
www.fullheads.it

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Sul volto aveva i lividi, i pugni, gli occhi neri
e come un lupo lei non si fidava mai
E non aveva più le lacrime, neanche un sorriso
i vestiti strappati e gli schiaffi sul viso

Ma dentro agli occhi aveva la notte, come la luna
e dentro agli occhi aveva le botte, come la luna
Aveva il freddo dentro, il freddo che ti ghiaccia le mani
e non credeva più all’amore, e non voleva un angelo custode

La cinta sulla schiena, la faccia contro il muro
il corpo pieno di segni, come un frutto troppo maturo
E come questa luna vestiva sempre di nero
e certi giorni si nascondeva un po' nel buio

Ma dentro agli occhi aveva la notte, come la luna
e dentro agli occhi aveva le botte, come la luna
Aveva il freddo dentro, il freddo che ti ghiaccia le mani
e non credeva più all’amore, e non voleva un angelo custode

Ma se la stringevo forte non pensava alla morte
Se la stringevo forte non pensava alla morte
Se la stringevo forte non pensava alla morte
Se la stringevo forte

Ma dentro agli occhi aveva la notte, come la luna
e dentro agli occhi aveva le botte, come la luna
Aveva il freddo dentro, il freddo che ti ghiaccia le mani
e non credeva più all’amore, e non voleva un angelo custode

Lei non voleva un angelo custode
Lei non voleva un angelo custode




ANNUNCIATI ANCHE GLI SHOWCASE DI PRESENTAZIONE
14/11 ROMA - Discoteca Laziale, ore 18,00 *relatore Paulonia Zumo
28/11 MILANO, Santeria Paladini ore 19,00 *relatore Giuseppe Veneziano


“SUMO” – IL DISCO

Registrato all’Auditorium Novecento di Napoli, nuovo nome dello storico studio della Phonotype Records, “Sumo” è un disco frutto della presa di coscienza di una maturità desiderata e raggiunta e del lavoro svolto in un ambiente e con strumentazioni all’avanguardia, la cui atmosfera, intrisa di storia, ha ispirato direttamente la nuova produzione della band. 

Dopo quattro album in studio che hanno fatto del Management un nome di riferimento del movimento ‘indie’ italiano, la band è ora pronta per una nuova stagione artistica e poetica, con la netta volontà di distaccarsi da categorie e da un immaginario ormai non più rappresentativo. 
Questo nuovo corso del Management, infatti, abbandonate le schizofrenie incidentate e post operatorie, si presenta con un disco elettro-cantautorale e poche parole: una quartina di Patrizia Valduga.

“IO SONO SEMPRE STATA COME SONO
 ANCHE QUANDO NON ERO COME SONO
 E NESSUNO SAPRA’ MAI COME SONO
 PERCHE’ NON SONO SOLO COME SONO”
                          Patrizia Valduga, Quartine

TRACKLIST “SUMO”
01. Avorio
02. Sumo
03. Come la luna
04. Chiara scappiamo
05. Per i tuoi occhi tristi
06. Sto impazzendo
07. Forte forte
08. La notte nelle vene
09. Soltanto acqua
10. Sessossesso (#collectivesong)*

*Canzone collettiva realizzata insieme ai fan sui social


IL MANAGEMENT PARLA DEL NUOVO ALBUM “SUMO”

Questo disco ci ha portato a Napoli. La culla della musica italiana. 
Siamo entrati nell'Auditorium Novecento (ex Phonotype), uno studio storico nel centro di Napoli che negli anni ‘60 cercava di essere tecnologicamente al passo con Abbey Road. 
Abbiamo infatti registrato con una strumentazione fantastica e l’atmosfera che si respirava lì dentro aveva qualcosa di magico. 
Tra quelle mura non solo è passato il meglio della musica e della storia Napoletana, ma persone a tutti gli effetti mitologiche. Totò ha scritto il testo di “Malafemmena” seduto in un angolo della sala di registrazione. Murolo ha registrato in quello studio la leggendaria “Luna Rossa”. 
Questo ci ha portato a scegliere una luna rossa come copertina di "SUMO", che su sfondo bianco richiama la bandiera del Giappone. 
Quando ci hanno raccontato alcuni aneddoti dello studio ci siamo messi a piangere. Mentre registravamo avevamo la pelle d'oca e ci tremavano le gambe. Totò, Murolo, Edoardo De Filippo erano stati lì. Teatro, musica, cinema; stavamo calpestando la storia, toccando gli stessi strumenti che avevano toccato loro. 
Questo disco è pieno di quell'amore, di quella magia e di quella malinconia. È pieno di riferimenti a quel tipo di scrittura e di visione delle emozioni. Abbiamo cercato di respirare e riprodurre il senso di quella storia, attualizzandola. 
"SUMO" è venuto da lontano, dal cuore provinciale di due lupi abruzzesi, per finire nel caos meraviglioso di una città che ha saputo indicarci questa nuova via. 
Vi “stupenderemo” di nuovo.

Ora vi vogliamo raccontare quello che siamo diventati. Parliamo delle canzoni.
Ma possiamo anche stare in silenzio, perché le canzoni parleranno al posto nostro, non vogliamo aggiungere altro.

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