“Bisogna trovare l'origine di questo
male e curarlo”
“Luna Nera” era una delle serie italiane più attese dell'anno ed è arrivata su Netflix lo scorso 31 gennaio. Tratta dalla trilogia di romanzi dal titolo “Le Città Perdute” di Tiziana Triana, la trasposizione televisiva è stata data nelle mani di Francesca Manieri, Laura Paolucci e la stessa Triana. Ci troviamo nel XVII secolo, qui una
ragazza molto bella scopre che la sua famiglia ha sempre avuto nel
corso dei secoli discendenti streghe. Ade (Antonia Fotaras), questo
il nome della giovane fanciulla, fa la levatrice ed è in seguito
alla morte di un neonato che verrà accusata di stregoneria e quindi
è costretta a fuggire, inseguita dal padre del suo fidanzato, Pietro
(Giorgio Belli), facendolo diventare quindi un amore impossibile. E
arriva subito alla mente al volo, tra gli altri, “Teen Wolf”. Ade
troverà rifugio presso una comunità di streghe, capeggiate da Tebe
(Manuela Mandracchia), in un luogo chiamato: “Città Perdute”.
Il cast è praticamente
sconosciuto e forse proprio per questo l'interpretazione generale del
reparto attoriale lascia parecchio a desiderare, divenendo a tratti
disastroso. Se non consideriamo la serialità mondiale, per l'Italia,
lo show è molto originale, perché parliamo di stregoneria e si sa
che qui, nel nostro Bel Paese, siamo abituati soltanto a serie
televisive di carattere familiare o polizieschi che sembrano tutti
uguali, quindi produrre un fantasy qui da noi, in questo ambiente
strettamente legato alla tradizione “fiction” è rischioso ed
infatti il rischio è stato corso da un network che ci ha abituati
alle sorprese e a vincere le sfide. Ma stavolta la sfida purtroppo è
tutt'altro che vinta. Anche l'aspetto tecnico, i tagli delle scene,
la sceneggiatura, presenta parecchie lacune. La narrazione è lenta,
a volte ci si perde nella noia più totale ed in alcuni momenti ci
sembra di essere tornati indietro di vent'anni, a “Fantaghirò”.
Si salvano location e costumi, ma per il resto “Luna Nera” non è
una serie a cui dare grandi chance. Verosimilmente questi saranno i
primi sei di diciotto episodi previsti, perché con ogni probabilità
la serie continuerà per altri due anni, arrivando a tre stagioni
complessive, così come il numero di romanzi che compongono la saga
letteraria.
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