"Sanremo 2020" le pagelle della prima serata



Irene Grandi "Finalmente io": "Disordinata come una risata E anche più viva della vita Innamorata della libertà Ho perso ogni pazienza e ogni fragilità Da sempre arrabbiata da sempre sbagliata E ancora così Perdonami adesso oppure è lo stesso Io son fatta così". 



Con Vasco e Curreri tra gli autori..  dopo Emma il ritorno a Irene, non è trascendentale, ma il solito brano pop rock a marchio di fabbrica, anche dal punto di vista testuale degli autori. La Grandi è nella parte "come sempre", na stranamente, canta male, quasi sguaiata: 5 

Fiorello Sanremo

Marco Masini "Il confronto": Non sei arrivato qui per sbaglio Hai dato tutto il peggio Ma hai fatto del tuo meglio E no la vita non è giusta È che il passato ci esce dalla testa. Solito Masini solido, confezionato ad hoc per l'occasione ma sempre capace di coinvolgere e colpire nel segno: 6,5



Rita Pavone "Resilienza 74" Non hai mai saputo spezzarmi, travolgermi Resto qui nel fitto di un bosco E il tuo vento non mi piegherà Mai più. Beh, giù il cappello e standing ovation,  la Pavone tira fuori i graffi dell'anima in un'interpretazione viscerale e.. commovente: 7

Sanremo 2020

Achille Lauro "Me ne frego": "Dimmi una bugia me la bevo Sì sono ubriaco ed annego O sì me ne frego davvero Sì me ne frego Prenditi gioco di me che ci credo St’amore è panna montata al veleno Ne voglio ancora" Vasco e Britney insieme.. con tanto di Beatrice Antolini "alla regia"... mezzo punto in più per lo spettacolo: 5,5



Diodato "Fai rumore": Ho capito che Per quanto io fugga Torno sempre a te Che fai rumore qui,
E non lo so se mi fa bene, Se il tuo rumore mi conviene, Ma fai rumore sì, Che non lo posso sopportare Questo silenzio innaturale Tra me e te. Diodato è un grande, lo seguiamo da sempre, ma il brano è un mix dei brani più easy dei Radiohead, un bel mix, ma decisamente oltre il citazionismo... per questo il voto non può andare oltre il 5,5

sanremo 2020

Le Vibrazioni "Dov'è?": Mi chiedo dov’è quel giorno che non sprecherai Il cielo rosso, l’orizzonte
E l’odio arreso al bene Dov’è? Con Casalino e l'inevitabile, visto il tour congiunto, il mitico maestro Vessicchio, Sarcina e soci rilasciano un buon pezzo, classico nel suo dipanarsi, ma efficace e di sicuro impatto, la giuria ha decisamente apprezzato: 6+


Sanremo diletta


Anastasio "Rosso di rabbia": Se non sento la paura, cosa vuoi che dica? Non volevo sprecarla così La mia rabbia.  L'incrocio fra rap e rock ha una certa storia e il nostro rilascia il suo bignami,  con una retorica a tratti spavalda che invoca il panico, che risulta essere la parte migliore: 6--

tiziano ferro Sanremo

Elodie: "Andromeda": Dici sono una grande Stronza che non ci sa fare Una donna poco elegante 
Tu non lo sai non lo saprai cosa per me è il vero dolore. Con Mahmood tra gli autori, sonorità urban d'obbligo e poco altro... da riascoltare: 5,5



Bugo e Morgan "Sincero": Ma sono solo io E mica lo sapevo Volevo fare il cantante 
Delle canzoni inglesi Così nessuno capiva che dicevo 

Nostalgia canaglia, malinconia, specchi riflessi, autocitazioni.. nonostante le imperfezioni di un live che arriva dritto al cuore. Insieme sono pura empatia: 7,5

Sanremo buio e Morgan

Scegli il vestito migliore per il matrimonio 
Del tuo amico con gli occhi tristi  
Vai in palestra a sudare la colpa 
Chiedi un parere anonimo e alcolista
Trovati un bar che sarà la tua chiesa
Odia qualcuno per stare un po’ meglio 
Odia qualcuno che sembra stia meglio 
E un figlio di puttana chiamalo fratello 



Alberto Urso “Il sole ad est”: Le onde che portano navi per mare E lontano lo sguardo di un faro
Tra noi e il divenire È un lento fuggire Le luci di casa mi sembrano stelle Su terre che han voci materne Nel mio scomparire Se ne vanno a dormire Per te Ho nel cuore il sole ad est. Per dire che il testo non dispiace di certo, anzi...  e i risvolti melodici sono attesi si, ma piacevoli... stranamente a non farci andare giù l'esibizione è stata proprio la voce: 4



Riki "Lo sappiamo entrambi": Parole che inciampano Le sprechiamo in silenzi sfogandole addosso. Ci sorprende invece Riki, che al di là di qualche ingenuità ha un brano di tutto rispetto, scritto tra l'altro da lui, nel complesso non male: 6--

Raphael Gualazzi "Carioca": "Quanto tempo ho perso La vita quasi mi supera Resto qui adesso Che si spegne la città" con Petrella tra gli autori. Trascinante e divertente, sembra uscito da Paura e Delirio a Las Vegas e non fa una piega... si immerge nella musica latina come un gatto nella marmellata: 7+

Per i Giovani, gli scontri: Eugenio in Via Di Gioia "Tzunami": "Da quando la gente non si trova più
Ci siamo bastati "minimale, ammiccante, che non dispiace, col ritornello che ricorda nella struttura "Mambo Salentino" dei Dumdabash, mezzo voto in meno per le facce del cantante: 5,5

Sanremo Albano e Romina

contro Tecla Insolia "8 marzo": "in fin dei conti siamo di passaggio, come le rondini, come l'8 marzo" bene il testo meno la melodia e l'arrangiamento, strasentiti... sembra una giovane Fiorella Mannoia che ne ha ascoltato soltanto gli ultimi due album e adora Vasco Rossi da "Buoni e cattivi"... del resto ha 16 anni, e la sua interpretazione è più che convincente per passare il turno: 5,5

Fadi "Due noi": direttamente da Picicca,  "noi due felici per le strade di Bologna, noi due sereni, noi due in piedi" folk ballad classica, intensa nella sua semplicità, quasi troppa, ingiustificata, per le parole cantate: 5,5

contro Leo Gassman "Va bene così": non dispiace pur nella sua classicità anche  se richiama Ultimo e il finale è decisamente accessorio, convincente la sua esibizione: "Ma tu sei così e non ti devi arrabbiare per ciò che non sai fare per ciò che non sai dare perchè per me tu lo sai vai bene così": 5+
A passare è Leo Gassman.






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