“Il più grande inganno del diavolo è farci credere che non esiste… invece è reale, reale come l’acqua in cui nuotano i pesci, reale come la finanza che scorre in questa banca. Ho bevuto con lui, ho riso alle sue battute, ho guardato nei suoi occhi e ho visto la spaventosa oscurità della mia anima riflessa nella sua”
La Sky italiana, quella britannica e quella francese si sono unite per creare e produrre “Diavoli”, nuova serie tratta dal romanzo omonimo di Guido Maria Brera del 2014. Già rinnovata per una seconda stagione e trasportata in Tv da ben 7 sceneggiatori tutti italiani tra cui lo stesso Brera, mentre la regia è stata affidata a Nick Hurran e Jan Maria Michelini, la serie in 10 episodi da un’ora ciascuno esplora il mondo della finanza nella chiave più subdola e meschina che si possa immaginare. Ci troviamo a Londra, Massimo Ruggero, interpretato da Alessandro Borghi, è il responsabile del trading del colosso bancario NYL e malgrado la grave crisi economica che sta colpendo l’Europa, l’uomo sta riuscendo comunque a far guadagnare all’azienda centinaia di miliardi grazie alle cosiddette speculazioni, delle operazioni molto rischiose per cercare di ottenere il massimo guadagno. Il suo mentore è Dominic Morgan, interpretato da Patrick Dempsey (“Grey’s Anatomy”), che lo sostiene e lo supporta, tanto che Massimo considera l’uomo quasi come un padre. Ma in realtà tutti i broker della società pendono dalle sue labbra, quando lui parla non vola una mosca. Massimo è certo che il suo capo gli darà ben presto una promozione, quella di Vice-CEO della società. Ma non tutto fila liscio e Massimo viene coinvolto in uno scandalo, probabilmente architettato ad arte: la sua ex moglie, Carrie Price (Sallie Harmsen) viene coinvolta in un giro di escort, quindi Dominic decide di non dare la promozione all’uomo e di preferire al suo posto un altro. Massimo si sente tradito, ma quando l’uomo scelto per prendere il suo posto muore improvvisamente, il nostro protagonista si rende conto che c’è qualcosa che non va, qualcosa di molto pericoloso che lo coinvolge da vicino. Da qui Massimo entrerà in un giro di misteri sorprendenti che lo vedranno in diretto contatto con i “Diavoli” del titolo, uomini che gestiscono tutto, qualsiasi cosa succede nel mondo. Parte da questo incipit promettente la nuova serie Sky che vede nel cast anche: Kasia Smutniak nel ruolo di Nina Morgan, moglie di Dominic, ereditiera di nobile famiglia, elegante e determinata; Laia Costa nei panni di Sofia Flores, hacker che aiuterà Massimo a venire a capo degli enigmi; Malachi Kirby che interpreta Oliver Harris, studente che lavora come spia per Massimo; ed infine Lars Mikkelsen nel ruolo di Daniel Duval, fondatore e capo di Subterranea, società di hacker a cui il nostro protagonista si rivolgerà per capirne di più su tutto quello che sta succedendo intorno alla sua vita. “Diavoli” è a tutti gli effetti un thriller finanziario, in cui Brera è abile a spiegarci un mondo per molti sconosciuto e difficile da comprendere in maniera abbastanza fruibile per chiunque. In molti hanno provato a mostrarci questo universo, un universo fatto, come ci raccontava Scorsese nel film “The Wolf of Wall Street” di sesso, ricchezza e droghe pesanti, o ancora come in “Money Monster” dove la finanza acquisisce il volto dello spionaggio, degli inseguimenti e del giallo. Qui invece si tenta di comprendere le motivazioni dietro alle tensioni, le azioni che si celano dietro le scelte azzardate di uomini apparentemente coraggiosi e impavidi. Ma anche se non c’è sesso sfrenato, droghe o persone che diventano bombe umane, la serie riesce ad essere ugualmente tensiva, perdendosi raramente qui e là in qualche momento di down, dovuto alla freddezza di qualche personaggio che fatica ad empatizzare col telespettatore. Ma se da un lato è fondamentale il rapporto tra Dominic e Massimo, motore pulsante di tutto, sono bellissimi i personaggi circostanti, come quello di Nina, legata fortemente ad entrambi, ma anche quello tra Massimo e i suoi hacker. “Diavoli” è una delle cose più accattivanti di questa stagione televisiva, anche solo per una trama calzante e adrenalinica e per lo splendido cast, con un bravissimo Alessandro Borghi orgoglio italiano prestato ad una serie internazionale. Ma c’è qualche pecca qui e là, a tratti la serie risulta fredda, come abbiamo già detto, alcuni personaggi sembrano molti distanti e manca un po’ di sarcasmo, manca qualcuno che ogni tanto si prenda poco sul serio, manca un Saul Goodman o una Liz Lemon o ancora un Gary Walsh, che portino quella nota di sano cinismo mascherato da ironia, per alleggerire un po’ tutto, ma lo show ha del potenziale notevole ed è assolutamente godibile, si lascia seguire e un’ora passa in fretta, ma manca sempre qualcosa alle serie nostrane per puntare in alto davvero. Rimane un mistero del perché lo stesso Borghi o la Smutniak non si siano auto-doppiati, chissà.
Personaggi e doppiatori:
Massimo Ruggero (Andrea Mete)
Sofia Flores (Letizia Scifoni)
Oliver Harris (Gianluca Crisafi)
Dominic Morgan (Stefano Benassi)
Daniel Duval (Alberto Angrisano)
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