Tra parenti e affetti stabili qui non si capisce più niente. Non si capisce più niente dopo due mesi in casa, con i lavori che si interrompono, le economie che crollano e l’umore che giustamente fatica a rimanere alto.
Noi siamo abituati a stare assieme, per noi la forza della band sono le persone che la compongono, ma non solo.
C’è la grande famiglia Garrincha senza sangue ma molto sudore condiviso. C’è la nostra squadra tecnica. Ci sono booking e ufficio stampa. Tutte persone che, guardandoci alle spalle, sono lì con noi da boh. Forse da sempre, come in quelle credenze magiche per cui si era assieme anche prima, si rimarrà assieme anche dopo.
Abbiamo trovato nella musica una scusa per unirci e fare qualcosa assieme, ci siamo detti che non saranno i chilometri a separarci e toglierci quello che di bello abbiamo costruito in questi dieci anni. Sull’onda di questa spinta emotiva è arrivata una canzone nuova, che non rientra in percorsi di album, corse ai biglietti venduti o ai passaggi radiofonici.
L’abbiamo realizzata con i mezzi con cui abbiamo iniziato: mezzi di fortuna. L’abbiamo realizzata perché è l’unico mezzo che alle volte può sembrare un intero e, per qualche minuto, basta a riempire questo vuoto che sentiamo ogni giorno.
Diamoci un appuntamento, non sappiamo ancora dove si potrà, ma non sarà la fine e ne usciremo insieme.
Lo Stato Sociale
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