Perry Mason (HBO)



“Tutti hanno in mente qualcosa. Tutti hanno un secondo fine. Tutti nascondono qualcosa. E tutti sono colpevoli!”

Questa su “Perry Mason” è solo l’ultima delle molteplici trasposizioni cinematografiche e televisive nel corso degli anni e stavolta a farsene carico è la HBO con Ron Fitzgerald e Rolin Jones a creare il tutto e con uno splendido Matthew Rhys nel ruolo del protagonista. La serie nata inizialmente come serie evento da 8 episodi conclusivi è stata invece rinnovata per una seconda stagione. Ci troviamo in una Los Angeles degli anni ’30, durante la grande depressione avvenuta tra la prima e la seconda guerra mondiale, in quel periodo la città si appresta ad ospitare i decimi Giochi Olimpici, ma c’è anche una Hollywood sempre più fluente ed una città che vuole tornare a vivere davvero. In questo contesto Perry Mason si troverà a fare i conti con un trauma subito durante la Prima Guerra Mondiale, il divorzio e dei rapimenti di bambini che negli ultimi tempi stanno sconvolgendo la città. Nel cast troviamo anche: Della Street (Juliet Rylance), famosa segretaria legale di Mason; Paul Drake (Chris Chalk), agente di pattuglia; Pete Strickland (Shea Whigham), spalla destra di Mason; Alice McKeegan, interpretata da una nostra vecchia conoscenza telefilmica, Tatiana Maslany, che qui conferma tutta la sua bravura nel ruolo di predicatrice e leader dell’Assemblea Radiante di Dio; ed infine Elias Birchard Jonathan, interpretato dal grande John Lithgow, avvocato in difficoltà ed anche datore di lavoro di Perry. E’ ovvio che guardando la serie non si possano non fare i paragoni sia con i romanzi originali dello scrittore Erle Stanley Gardner e con i suoi oltre 80 libri scritti con protagonista uno degli avvocati più famosi di tutti i tempi e soprattutto non si può non fare i conti con lo show andato in onda per ben 9 stagioni tra il 1957 ed il 1966 sulla CBS, spesso riproposto in replica. Qui però la HBO ha voluto dare un volto decisamente diverso al Perry Mason che conosciamo tutti, rendendolo più giovane, ma anche visibilmente più cupo, più noir, ma soprattutto decisamente più raccapricciante: ci sono immagini da far accapponare la pelle anche per chi come noi nelle serie televisive nel corso degli anni ne ha viste di cotte e di crude. Qui il Mason raccontatoci da Fitzgerald e Jones è decisamente più simile ai romanzi originari di quanto non lo fosse il Mason della serie CBS, perché ci viene descritto come una specie di pazzo sfigato e sfinito dalla guerra e soprattutto dal matrimonio andato male, prendendo così una consueta abitudine al bere che lo rende più umano, ma anche più ossessionato dai suoi stessi errori. Mason ha quindi una vita personale disastrosa, ma riesce ad essere comunque lucido nei momenti più intensi, ha una personalità spiccata ed è pronto a tutto pur di aiutare dei genitori distrutti che vengono presi di mira durante accuse sconvenienti in aula. Mossa vincente dello show è assolutamente il cast, splendido in ogni sua parte, con un Rhys ormai da anni in stato di grazia – chi può dimenticare la sua fantastica interpretazione di Philip Jennings in “The Americans”? – con una sceneggiatura però che riesce ad essere avvincente ed una narrazione ben sviluppata, dei dialoghi pungenti arricchiti da un umorismo sottile ma arrogante. La serie arriverà il prossimo 11 settembre anche in Italia su Sky Atlantic e NowTv e vi consigliamo assolutamente di seguirla.




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