Stargirl (DC Universe)



“La Justice Society deve continuare a esistere... la sua eredità deve sopravvivere. Qualcuno dotato di onore e forza deve portare avanti la Torcia”

La DC Universe prende nuovamente spunto dall'infinito mondo fumettoso della sua casa produttrice e decide di ordinare una serie su “Stargirl”, uno degli innumerevoli supereroi che fanno parte della DC Comics. Basato sui fumetti di Geoff Johns e Lee Moder che originariamente erano chiamati “Courtney Whitmore”, dal nome “umano” della protagonista, la serie ci racconta del ritorno della Justice Society of America (JSA) dopo un decennio dalla fine del Team originario a causa della sconfitta definitiva per mano della Injustice Society of America (ISA). Courtney, che qui ha il volto di Brec Bassinger, è una studentessa del secondo anno del liceo che scopre della presenza della Torcia nella cantina di casa, la famosa arma usata nelle sue battaglie da Starman, supereroe degli anni '40 leader della JSA e con esso scopre anche che il suo patrigno, Pat Dugas, alias “Stripe”, è stato spalla destra ed aiutante di Starman, che costruisce robot alti 15 metri, creati con pezzi di ricambio delle auto. Da qui in poi ritornerà la lotta contro la InJustice ed il ritorno della JSA con la creazione di una nuova squadra. Il cast è molto numeroso, come da regola per le serie fantasy supereroiche ed è una serie diretta prevalentemente agli adolescenti, ma non per questo di bassa qualità, anzi tutt'altro. La nuova JSA sarà composta, oltre a Courtney, da: Yolanda Montez alias Wildcat II (Yvette Monreal), ragazza emarginata, un tempo molto popolare, diventata abile pugile; Beth Chapel alias Doctor Mid-Nite II (Anjelika Washington), secchiona ed anche lei poco popolare alla Blue Valley High; Rick Tyler alias Hourman II (Cameron Gellman), ragazzo che ha perso i genitori in un incidente quando aveva 7 anni. Di contro la squadra dei cattivoni, formata ancora in parte dai membri anziani del Team, quelli che dieci anni prima riuscirono a sconfiggere la JSA originaria, ed è formata da: Jordan Mahkent alias Icicle (Neil Jackson), leader della ISA, con il potere della criocinesi; Henry King Sr. alias Brainwave (Christopher James Baker), con abilità psioniche, padre di Henry King Jr. (Jake Austin Walker), che entrerà nella squadra dei cattivi quando il padre subirà un duro attacco che lo manderà in coma; Cindy Burman alias Shiv (Meg DeLacy), figlia dei draghi, fidanzata di Henry Jr, capace di maneggiare le lame. Questa è solo una minima parte del numeroso cast. Ma la sceneggiatura è creata ad arte per non fare confusione, la trama è abbastanza lineare, nonostante le numerose sottotrame e la narrazione è molto veloce, gli episodi da circa 50 minuti ciascuno filano lisci senza grandi intoppi. Belli i dialoghi, la serie riesce a strappare anche qualche sorriso, ben caratterizzati i personaggi ed interessante anche l'aspetto legato ai costumi e alla fotografia. La DC Universe si conferma molto forte e capace nella trasposizione dal fumetto alla Tv, avevamo già parlato molto bene di  “Titans” e “Doom Patrol”, ma ci chiediamo il motivo per il quale il netowork permetta ancora alla The CW di distruggere i suoi supereroi più popolari con serie televisive una più disastrosa dell'altra, personaggi tra l'altro chiave del mondo DC Comics, come “Arrow”, “Flash”, “Supergirl” e molti altri. Ci sarà sicuramente un aspetto economico di fondo, ma è brutto preferire il denaro alla qualità e permettere di vedere personaggi importanti della propria storia fumettistica gettati via in show al limite del ridicolo. Malgrado queste scelte discutibili, promuoviamo a pieni voti “Stargirl”, la cui unica pecca è forse essere un po' troppo “adolescente”, ma in realtà guardando un po' oltre potrebbe essere apprezzata da tutti, soprattutto dai nerd più accaniti di qualsiasi età.

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