"The Flight Attendant", la serie tv su HBO Max con Kaley Cuoco



“Dovresti dedicarti a tutta la cabina, non solo a una persona, Cassie”


Conosciuta al grande pubblico come Penny di “The Big Bang Theory”, Kaley Cuoco prova a togliersi di dosso quei panni che l’hanno resa celebre in tutto il mondo e a mettersi in quelli di una affascinante assistente di volo nella nuova miniserie HBO Max dal titolo “The Flight Attendant”. Tratta dal romanzo omonimo di Chris Bohjalian, la serie ci porta a scoprire la vita di Cassie Bowden, interpretata per l’appunto dalla Cuoco, donna amante dell’alcol e del sesso, tanto che in ogni città in cui si ferma finisce ubriaca e a letto con uno dei clienti del volo sul quale ha appena lavorato. Un giorno però, risvegliatasi in una stanza d’albergo a Bangkok, dopo gli ennesimi postumi di sbornia, si ritroverà accanto un cadavere, ma non si ricorderà assolutamente nulla di quello che è successo la notte precedente. Terrorizzata da ciò che potrebbe capitarle, decide di fuggire e fare come se nulla fosse, ma atterrata a New York la aspettano gli agenti dell’FBI, Van White (Nolan Gerard Funk) e Kim Hammond (Merle Dandridge), che la interrogano in merito all’accaduto.

Ma come ricostruire i pezzi? Chi è l’assassino? In un concatenarsi di eventi bizzarri e sorprendenti, con una cadenza anche un po’ comica, “The Flight Attendant” si lascia seguire con assoluta facilità nel corso degli otto episodi. Nel cast, molto interessante in ogni sua parte, troviamo anche TR Knight (“Grey’s Anatomy”), fratello di Cassie, con cui la donna ha un rapporto conflittuale perché i due non possono essere più diversi; Zosia Mamet (“Girls”), migliore amica della protagonista; Michiel Huisman (“Orphan Black”, “The Haunting of Hill House”), l’uomo che Cassie troverà con la gola tagliata accanto a lei a Bangok; ed infine la splendida Michelle Gomez, che qui veste i panni di Miranda Croft, donna misteriosa che compare alla fine del Pilot in un ricordo offuscato della mente di Cassie. Il mistero è servito e la narrazione fa il suo lavoro, Steve Yockey, showrunner della serie, riesce a farci incasinare il cervello e ci vuole qualche episodio per cominciare a mettere qualche tassello nel posto giusto. Tra i produttori esecutivi due nomi molto famosi che hanno vinto molto in carriera: Susanna Fogel e Greg Berlanti, quest’ultimo si trova ovunque un po’ come il prezzemolo, ma dopo parecchio tempo gli vediamo mettere le mani su qualcosa di decisamente più interessante, rispetto agli show di basso livello a cui negli ultimi tempi ci ha abituati. “The Flight Attendant” è una serie avvincente, intrigante, con un incipit non originalissimo, ma con una scrittura chiara e lineare, una colonna sonora forte e una fotografia eccellente. E lo show ci permette, in parte, di ricrederci anche sulla Cuoco che a noi non era mai piaciuta nei panni di Penny. 

Tra l’altro, sappiamo quanto sia complicato per un attore scrollarsi di dosso le vesti di un personaggio, specialmente se questo è stato molto amato e la cui “maschera” è stata portata per anni; in pochissimi nel corso del tempo ci sono riusciti e la Cuoco - rimanendo non eccelsa in campo recitativo, ma adeguata al ruolo assegnatole - ci fa intuire con questa performance, quanto abbia voglia di uscirne e lo fa cambiando completamente genere e arrivando direttamente al thriller, un giallo però che non si prende mai realmente sul serio, come invece solitamente fa la HBO, tanto che la serie non sarebbe stata per nulla adatta al network, decidendo con cognizione di causa di spostarla sulla piattaforma streaming del canale. Non ci troviamo di fronte ad un capolavoro, ma senza alcun dubbio, serialmente parlando, “The Flight Attendant” è uno dei migliori passatempi televisivi visti in questo 2020.

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