Resident Alien (SyFy)



Resident Alien (SyFy)


“Primavera. Gli uccelli cantano, i fiori sbocciano. Il sole riscalda la terra. Da qualche parte, non qui. L’inverno scorso ha nevicato 3 metri e mi sono appena esplose quattro bibite ghiacciate nel furgone”


Tratta dall'omonimo fumetto di Peter Hogan e Steve Parkhouse, “Resident Alien” ci riporta in casa SyFy per una serie scritta da Chris Sheridan, lo stesso che ha scritto uno dei cartoon più famosi al mondo: “Family Guy”, in Italia con titolo “I Griffin”, che qui rimane nell'ambito “fumettoso”, ma stavolta con attori in carne ed ossa, per raccontarci una storia che è assolutamente fuori dall'ordinario. Harry Vanderspeigle (Alan Tudyk) è un Dottore che vive in una piccola città del Colorado, Patience, ma per arrivare lì ha dovuto fare un lunghissimo viaggio e non si chiamava così e non era nemmeno un Dottore, era il Capitano Hah Re ed è arrivato in California su una navicella spaziale, con un atterraggio di fortuna. In sintesi la serie ha come protagonista assoluto un alieno. Hah Re è stato mandato qui per una missione, praticamente avrebbe dovuto spazzare via l'intera umanità dalla faccia della Terra, ma la missione è fallita e ben presto, in qualche modo, comincerà a diventare “umano” anche lui, entrando in sintonia con la gente del posto, in particolare con un bambino di 9 anni di nome Max Hawthorne (Judah Prehn), che è l'unico che riesce a vedere Harry per quello che è in verità. Nel cast sono presenti anche: Asta (Sara Tomko), l'assistente del medico della città, appena deceduto; Mike Thompson (Corey Reynolds), sceriffo locale; D'Arcy (Alice Wetterlund), proprietario del bar della città; ed infine Ben Hawthorne (Levi Fiehler), padre di Max e sindaco della città. La serie è umoristica al punto giusto, accattivante, irriverente, Tudyk è perfetto nel ruolo di umano/alieno e la storia non è per nulla banale o prevedibile. La prima stagione sarà composta da 10 episodi, ma al momento sono andati in onda soltanto i primi 5. La serie non è male, in questi primi 3 mesi dall'inizio del 2021, forse è la cosa migliore vista finora perché c'è del potenziale, ci sono delle ottime battute, è uno show simpatico che mette tanta carne al fuoco. Certo quest'anno sarà difficile in generale per le serie Tv. Sarà un anno che arriva da un 2020 molto problematico, in cui ovunque il mondo si è fermato almeno per qualche mese, quindi la produzione televisiva è inevitabilmente diminuita e questo ne risentirà sicuramente in termini di qualità, però “Resident Alien” è una dramedy dal carattere robusto, anche se a tratti si perde in una narrazione pigra, in cui i personaggi non vengono adeguatamente caratterizzati e non scavando nelle loro individualità si finisce per apparire più protagonisti da soap opera, ma a poco a poco la serie si riprende, già dal terzo episodio in poi si intravede quel potenziale di cui parlavamo sopra. Certo che la narrazione continua ad essere lenta e qui e là anche confusa, ed ovviamente questo potrebbe non attirare il grande pubblico, ma rimanere una serie di nicchia. Vedremo l'evoluzione di Hah Re e capiremo se “Resident Alien” potrebbe avere le carte in regola per tornare con una seconda stagione. 


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