Ysé, la recensione dell'Ep "Pezzi"


“Pezzi” (San Luca Sound) è il mini lp di Ysé, ovvero Francesca Madeo, in cui dopo anni di gavetta nel campo musicale, complice la passione tramandata dalla sua famiglia, mette su sei brani elettro pop - di cui due cover - dal sapore d’oltreoceano, cantando ora in inglese, ora in francese e in italiano, con un buon atteggiamento e una voce sui bassi ancora acerba. 


Il primo singolo Waiting for me” è un etereo pop elettronico in cui Ysé canta la forza delle donne di scappare da un amore che non le soddisfa più. Quello che invece si cerca, soprattutto quando si sogna il vero amore, è “Due stelle in mezzo all’universo” cantata in franco-italiano, dove la parte d’oltralpe risulta molto convincente e suadente rispetto alla parte nostrana: “Siamo come questo, siamo due stelle in mezzo all’universo… stringimi adesso sono qua”

“Re e Regine (des erreurs)” racconta lo stato d’animo dei giovani in questo periodo di pandemia. Qui Ysé canta di una “invisibile third war” adagiandosi su un loop ben cadenzato. Anche i re e le regine sono vittime dello stesso meccanismo, in quanto vittime e carnefici, ecco perchè “due errori”. “A folk song” rivisitata, perchè il loop di batteria vira sul pop, con i tamburelli più folkeggianti e il sapore irish di cui la nostra si lascia contaminare e confortare: “Everything will be alright”, tutto andrà bene… quante volte lo abbiamo detto nell’ultimo anno. 


Le ultime due canzoni sono delle cover. Ysé sceglie di reinterpretare “Rapide” di Mahmood in una dolce nenia un pò poco credibile. “Strangers” chiude “Pezzi” dove la cantante di origine emiliana sembra essere più al suo agio. Il brano è dell’artista norvegese Sigrid ed è sicuramente nelle sue corde e le veste bene. Qui Ysé elimina tutta la parte po dance e ne fa una versione più profonda e intima rispetto all’originale. 




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